Molte volte la Croce per molti di noi è solo il segno della Passione di Gesu'; ci siamo dimenticati che il cristiano antico quando pregava, fisicamente si rivolgeva ad Oriente, dove sorge il sole, questo perchè concepiva la Croce sempre connessa alla Speranza. La Speranya che noi dobbiamo professare è la fede nel Mistero dell'Amore di Dio. Nonostante tutto un Amore che è Mistero, perchè Ges$ si è espresso con la Croce, il mistero del Corpo di Gesu' sulla croce viene "spezzato", offerto, sacrificato per noi, diventa il nostro "Pane spezzato". Gesu' ci mostra il valore di una "vita spezzata", cioè di una vita continuamente offerta agli altri,
una vita tutta quanta un DONO ai fratelli.
Ogni uomo è "spezzato" da frustrazioni, dolori, delusioni ma soprattutto dalla morte, l'eterna nemica dell'uomo. I dolori e la morte ci rendono persone spezzate, rivelano la nostra identità. Il dolore fa parte della vita, non è un ostacolo alla gioia, alla pace, ma un mezzo per arrivarci. Gesu' è la via, non abolisce il dolore, lo trasforma in occasione di Crescita, di Riscatto, di Redenzione, perchè c'insegna a vivere il dolore, come un'offerta per sconfinare nell'Eternità Beata. Per questa gioia eterna la via obbligatoria è la Croce! ossia un dolore offerto per amore, cercando di capire non tanto il perchè del dolore, ma come poterlo trasfigurare, utilizzarlo per la Salvezza propria e altrui.
Non dobbiamo insistere a chiedere e a chiederci il "Perchè del dolore?, Perchè proprio a me?" , ma dobbiamo trasformare queste domande in "Come posso utilizzare questa sofferenza per il Bene mio e degli altri?".
Dobbiamo imparare a guardare in faccia il nostro dolore perchè ogni sofferenza, di ogni tipo, ci crea un cuore spezzato, rivela il nostro bisogno di comunione, di essere accolti, rassicurati, stimati, apprezzati e scoprire che questi desideri trovano una stupenda risonanza nel Cuore di Gesu'. Il Cuore spezzato di Gesu' è una grande apertura di Amore capace di accogliere l'ansia di pace di ogni uomo e la Pasqua è la risposta che tutto il negativo della propria vita non è l'ultima risposta alla propria esistenza, ma sono le braccia aperte per l'eternità di Cristo Crocefisso e il sepolcro vuoto la risposta alle domande fondamentali della nostra vita che ci ricordano sempre che la VITA è un DONO che si COSTRUISCE sul DARE.