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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

giovedì, dicembre 19

Tolleranza

Tollerare è solo sopportare?
Un significato povero è: sopportare, avere pazienza agli errori, colpa degli altri, non aggredire chi pensa diversamente da te, lasciare in pace la persona che ci offende, non irritarci per ciò che è diverso da me.

Un significato ricco è: riconoscere il pluralismo, rispettare la diversità, condividere con gli altri le differenze4 come qualcosa di positivo.
Evitare le discriminazioni.
Educarci ad uno spirito di comprensione, tolleranza, amicizia tra i popoli, pace e fratellanza universale, consapevolezza che dobbiamo consacrare le nostre energie, la nostra intelligenza al servizio del proprio simile.
E' TOLLERANTE MA POCO...
  • Chi perdona e dissimula gli errori degli altri.
  • Chi non attacca quelli che la pensano diversamente da lui.
  • Chi crede di appartenere alla parte sana della società.
  • Chi pensa: soffrono abbastanza per essere come sono.
  • Chi dice: com'è cattiva la gente!
  • Chi ha nostalgia di tempi e costumi più uniformi.
  • Chi insegna la verità agli altri.
  • Chi ama rispondere.
E' REALMENTE TOLLERANTE...
  •  Chi cerca di capire coloro che ritiene essere in errore.
  • Chi si avvicina a quelli che la pensano diversamente da lui.
  • Chi crede che ogni persona ha pregi e difetti.
  • Chi pensa che bene o male siamo tutti come siamo.
  • Chi dice: come siamo cattivi noi uomini!
  • Chi è convinto che ci sia più gusto nella varietà.
  • Chi cerca la verità negli altri.
  • Chi ama domandare.
E' REALMENTE INTOLLERANTE
  • Chi crede di avere sempre ragione e che gli altri hanno torto.
  • Chi si allontana da quelli che la pensano diversamente.
  • Chi professa l'esistenza di razze o culture superiori ad altre.
  • Chi vuole che tutti la pensino allo stesso modo (cioè come lui)
  •  Chi dice: l'unico buono sono io! oppure sono troppo buono!
  • Chi dice che esistono troppi modi di pensare diversi.
  • Chi crede che la libertà sia un male.
  • Chi non vuole ascoltare.



 

Nessuna chiesa è tenuta a mantenere nel suo seno, in nome della tolleranza, uno che, nonostante le ammonizioni, continua ostinatamente a peccare contro le leggi stabilite in quella società; poiché, se chiunque può violarle impunemente, è finita per la società, perché esse sono le condizioni di sussistenza della comunità e il solo vincolo che tiene unita la società.


Non la diversità di opinioni, che non si può evitare, ma il rifiuto della tolleranza a quelli che hanno opinioni diverse, che avrebbe potuto essere concessa, ha prodotto la maggior parte delle contese e delle guerre di religione che sono sorte nel mondo cristiano.

John Locke, Lettera sulla tolleranza, 1689

L'ABC dell'uomo

Per fare il proprio dovere d'essere umano non serve essere cristiani!


Rm 8,19-24


Paolo non separa mai il Dio Creatore dal Dio Salvatore.
L'uomo è responsabile della creazione e deve portare a termine il lavoro di dio sotto la direzione di dio stesso per una speranza della futura liberazione.
L'uomo deve salvarsi con la creazione e nella creazione. Perciò il suo compito è di "salvare" tutta la persona, l'integra persona.
L'uomo ha uno stretto legame col creato, la sua preghiera non deve essere un volo mistico ma la forza motrice per migliorare il mondo, uno sforzo umano nella storia dell'uomo.
L'Avvento non è solo un'attesa al Natale, ma un periodo forte che ha una direzione, un impegno ad essere uomini integrali, inseriti nell'oggi, nella realtà della propria vita, perché il Natale non è un ricordo devoto e sentimentale di Dio, ma contemplando la culla vedo la Gloria finale incarnata.

mercoledì, dicembre 18

Lentamente muore


Lentamente muore 
(Ode alla vita)
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità. 

(Martha Medeiros)