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giovedì, febbraio 9
Nudità
La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri (di Alda Merini)
La semplicitàè mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi,
di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere,
dandogli senso e trasformandoli in energia,
in forza appunto.
Io amo la semplicità
che si accompagna con l’umiltà
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità,
lì c’è dolcezza,
lì c’è sensibilità,
lì c’è ancora amore.
mercoledì, febbraio 8
martedì, febbraio 7
Nessuno è inutile
Alcuni uomini non sanno
quant'è importante che essi ci siano.
Alcuni uomini non sanno
quanto faccia bene, anche solo vederli.
quant'è importante che essi ci siano.
Alcuni uomini non sanno
quanto faccia bene, anche solo vederli.
Alcuni uomini non sanno
quanto sia di conforto il loro benevolo sorriso.
Alcuni uomini non sanno
quanto sia benefica la loro vicinanza.
Alcuni uomini non sanno
quanto saremmo più poveri senza di loro.
Alcuni uomini non sanno
di essere un dono del cielo.
Lo saprebbero se noi glielo dicessimo. (B. Ferrero)
domenica, febbraio 5
La vita è un donare una via
“Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Gv 14,6)
Qual è il senso della vita di Cristo e di chi lo segue?
E’ una vita chiamata a divenire Benedizione Eucaristia .
Cosa vuol dire benedire?
Benedire Dio per l’ebreo significa consacrare, ridonare a Lui i doni che Egli per primo ci ha fatto e che l’uomo ha arricchito del suo personale impegno. Mentre la preghiera del pagano ha l’uomo stesso come principio e fine (io ho bisogno – mi rivolgo a Dio – perché mi esaudisca), la preghiera del pio israelita segue la direzione inversa: Dio nella sua misericordia mi colma di doni – mi scopro ricco dei doni di Dio – a Dio li ridono in rendimento di grazie, in fiducioso abbandono.
Cosa significa scoprire la propria vocazione?
Scoprire la dimensione eucaristica della propria vita, cioè scoprire che la nostra vita è dono e che possiamo fare della nostra esistenza un rendimento di grazie a Dio, ridonandola a Lui, in modo personalissimo ed irripetibile. Innumerevoli sono le vie che gli uomini possono percorrere per questo “ritorno al Padre”, innumerevoli quante sono le persone umane.
Cristo cosa è per i cristiani?
La sua vita e il suo modello sono il sommo criterio per giudicare della giustezza della via che ogni battezzato sta percorrendo.
Tra le tante vocazioni c’è la vita religiosi, parliamone!
Tutto il segreto della scelta religiosa è qui. Ogni santo, ogni maestro dello spirito, fondatore di una certa famiglia religiosa, altro non è che un’espressione particolare dell’unica, multiforme ricchezza del Cristo in una certa situazione politica, culturale, sociale, religiosa, in risposta a certe particolari attese, desideri, bisogni dell’umanità e della Chiesa.
Ma come mai sono così tante le famiglie religiose?
Ogni famiglia religiosa si caratterizza così per un certo carisma, contemplativo o attivo, caritativo o di annuncio, d’insegnamento o di testimonianza. I carismi sono tanti, ma essi non fa che evidenziare un aspetto particolarissimo della vita del Cristo. Lui solo è la sintesi dei carismi: Lui solo è stato in pienezza contemplativo e uomo della carità, maestro inarrivabile di verità altissime ed umile servitore dei poveri, martire e profeta, predicatore ed umile operaio… in una parola, il Santo dei santi.
I religiosi professano i voti religiosi, cosa sono?
I religiosi sono dei battezzati che hanno sentito nella profondità del loro cuore l’unica chiamata ad una sequela radicale del Cristo, attraverso le promesse solenni (o voti) di vivere: la castità evangelica non come nel matrimonio, ma nel dono totale di se stessi al Signore ed alla Chiesa in una famiglia spirituale; di vivere la povertà evangelica non nel modo del laico cristiano, ma nella rinuncia totale di attaccare il cuore a ciò che è umano, soprattutto nelle cose materiali; di vivere l’obbedienza evangelica , non solo nella leale disponibilità ad ogni autorità legittima, sia di origine umana che divina, ma nella rinuncia senza riserve a disporre della propria vita per il bene comune.
Ma allora qual è la differenza tra le molteplici famiglie religiose?
Ogni religioso si differenzia dall’altro per la scelta di un particolare carisma. Una scelta, beninteso, che non è una sorta di agenzia di collocamento delle diverse generosità. Al contrario, ogni religioso è tale perché è rimasto affascinato da una dimensione particolare della vita del Cristo, e da come un certo fondatore di famiglia religiosa è riuscito ad incarnare nella sua vita questa dimensione, attualizzandola nell’oggi della Chiesa.
Ma non è una vera famiglia quella religiosa?
E’ una sintonia di desideri, prospettive, progetti, affetti, che fa sì che la scelta religiosa sia letteralmente una scelta per vivere l’unica sequela del Cristo dall’interno di una particolare famiglia. Una famiglia “spirituale”, certo, con tutti quei pregi e quei difetti rispetto alla famiglia naturale fondata sul matrimonio, che costituiscono la sua peculiarità. Eppure di una vera famiglia si tratta, perché comunità di persone fondata su vincoli altrettanto forti quali quelli di sangue: i vincoli dell’unico Spirito della carità di Cristo che unisce a sé “sponsalmente” ciascuno dei membri che formano questa comunità.
Ma i religiosi a cosa servono?
I religiosi profeticamente indicano agli altri battezzati una molteplicità di modi per fare della propria vita un’eucarestia di lode e di dono, secondo uno stile e delle modalità particolari, eppure mossi dall’unica carità del Cristo che ci “urge” dentro.
Molte sono le vie per questo “ritorno al Padre”. Esse però convergono nell’unica via che è Cristo stesso, perché è la medesima carità ad averle ispirate, affinché solo la Chiesa nella sua interezza divenga sempre più e meglio, icona, immagine viva ed autentica del Cristo nella storia degli uomini e del mondo.
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