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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

martedì, maggio 10

Bell'Amore

  «Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei fedeli» (Sal 149, 1).
    […] Il cantare è segno di letizia e, se consideriamo la cosa più attentamente, anche espressione di amore.
    Colui dunque che sa amare la vita nuova, sa cantare anche il canto nuovo. […] Perciò l'uomo nuovo canterà il canto nuovo e apparterrà al Testamento nuovo.
    Non c'è nessuno che non ami, ma bisogna vedere che cosa ama. Non siamo esortati a non amare, ma a scegliere l'oggetto del nostro amore. Ma che cosa sceglieremo, se prima non veniamo scelti? Poiché non amiamo, se prima non siamo amati. Ascoltate l'apostolo Giovanni: Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo (cfr. 1 Gv 4, 10).
    Cerca per l'uomo il motivo per cui debba amare Dio e non troverai che questo: perché Dio per primo lo ha amato. Colui che noi abbiamo amato, ha dato già se stesso per noi, ha dato ciò per cui potessimo amarlo.
    Che cosa abbia dato perché lo amassimo, ascoltatelo più chiaramente dall'apostolo Paolo: «L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori» (Rm 5, 5). Da dove? Forse da noi? No. Da chi dunque? «Per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5).
    Avendo dunque una sì grande fiducia, amiamo Dio per mezzo di Dio.
    Ascoltate più chiaramente lo stesso Giovanni: «Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui» (1 Gv 4, 16).
    Non basta dire: «L'amore è da Dio» (1 Gv 4, 7). Chi di noi oserebbe dire ciò che è stato detto: «Dio è amore»? Lo disse colui che sapeva ciò che aveva.
    Dio ci si offre in un modo completo. Ci dice: Amatemi e mi avrete, perché non potete amarmi, se già non mi possedete.
    […] Ma bada che la tua vita non abbia a testimoniare contro la tua voce.
    Cantate con la voce, cantate con il cuore, cantate con la bocca, cantate con la vostra condotta santa. «Cantate al Signore un canto nuovo».
[…]    Il cantore diventa egli stesso la lode del suo canto. Volete dire le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire, e sarete la sua lode, se vivrete bene.
(Sant'Agostino, vescovo, Disc. 34, 1-3. 5-6; CCL 41, 424-426)

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