Dal 18 al 21 agosto si sono svolti gli esercizi spirituali per i giovani a Fano, predicati da don Vincenzo Alesiani. Sono stati dei giorni forti di condivisione e comunione spirituale anche con i ragazzi che erano a Madrid.
Geremia è uno di noi!
Geremia c’insegna un modo naturale di vivere il rapporto con Dio. Benché profeta rimane uomo, e come uomo vive quella normale paura che tante volte si prova nella vita spirituale, nelle attese, nelle speranze che diventano disillusione e quasi disperazione quando ci troviamo di fronte le prove della vita o anche sperimentiamo il silenzio che qualche volta viene da Dio.
Geremia è il profeta che ci mostra come Dio può entrare nella nostra vita, chiedendoci cose che ai nostri occhi appaiono impossibili, a volte ci può “strapazzare”, ma non ci da mai un peso più grande di quello che possiamo sopportare, perché tutto può essere ricondotto ad un amore che mai si può esaurire e che ci accompagna, guida e fa crescere in ogni momento della nostra vita, basta aprire occhi e orecchi! (Antonio)
Ero una vaso piene di crepe…
Una profonda solitudine e un forte senso di angoscia mi tenevano prigioniera. Le meditazioni sul profeta Geremia, le riflessioni personali, i silenzi e i momenti di condivisione hanno fatto sperimentare il senso dell’Eucaristia nel quotidiano. Eucaristia è stato sentirsi uniti, condividere aspettative, fatiche e gioie di ogni giorno, passeggiare insieme e tenersi per mano, cercare di scoprire l’obiettivo della nostra vita. Ero dunque a pezzi, un vaso di creta, ricoperto di crepe… ma da un coccio oggi riparto e in quel coccio è sbocciato un fiore di speranza, quel fiore porta il nome del Bell’Amore. (Valentina)
Il ritiro è come una seggiovia
Ognuno di noi è arrivato a Fano con un cammino già avviato più o meno pronti a salire la montagna di Geremia con la seggiovia.
Ci fa andare veloci, ci fa fare un bel salto in avanti, lo stesso tragitto a piedi richiederebbe molto più tempo. Ci fa guardare dall’alto la strada che stiamo percorrendo, quella già fatta e quella da fare, vedere la meta verso cui siamo diretti, guardando tutto da un’altra prospettiva, più alta, con un orizzonti più ampio. Ci fa riposare, prendere fiato, staccare la spina dalla nostra frenetica quotidianità e godere della bellezza del panorama. Ed infine ci fa salire in quota, la seggiovia è pensata per affrontare una salita e più alto è il dislivello più è utile. (Chiara)
Tutta la nostra vita si realizza, diventa una vita Beata se ci realizziamo nelle relazioni, con Dio e i fratelli, perché Amare è non essere mai stanchi di prendersi per mano e fare un altro pezzo di strada assieme.
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