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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

lunedì, gennaio 30

PENSIERI DI SIMONA ATZORI



Il 18 giugno 1974 vengo al mondo e i miei si tengono per mano mentre decidono non di "accettarmi" ma di accogliermi con gioia infinita.
Alle persone vorrei dire di non arrendersi alle prime difficoltà, di non scoraggiarsi mai perchè, anche se ti manca qualcosa, puoi comunque essere felice.
Nella vita bisogna guardare quello che c'è, non lamentarsi per ciò che non abbiamo. Qualcosa tanto manca a tutti, anche a chi ha braccia e gambe in regola: l'esteriorità si nota prima, ma se il vuoto è interiore il dolore è più straziante, più limitante di due arti rimasti in cielo.
Ringrazio il Signore non per la vita in generale, ma per avermi disegnata esattamente così. Il mio grazie quotidiano è cercare di rendere questa mia vita un capolavoro, come lui ha voluto che fosse.
Non è questo che conta, non certo due braccia o due occhi, e spesso proprio nella caduta si scopre il senso della vita. Per molti questo è incomprensibile, perchè guardano l'avere e il fare anzichè l'essere.
Se fossi nata con le braccia, tu (giornalista) ora non staresti parlando con me, ma con un'altra persona. E io amo Simona.

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