Per
manifestare che l'amore infinito di Dio non si ferma davanti a niente e a
nessuno; l'amore di Dio continua ad amare, immutato, anche davanti alle
minacce, davanti ai tradimenti, alle condanne ingiuste, davanti alle torture
più dolorose e, infine davanti alla morte più infamante, qual è la croce.
E
che cosa voleva il Padre, che suo Figlio morisse in quel modo? Il Padre voleva
che Gesù continuasse ad avere fede in Lui, che non perdesse la speranza in Lui
e continuasse ad amare gli uomini in nome di Lui, a qualunque costo, anche a
costo di morire.
Se
questo è il primo fine della croce di Cristo, la conseguenza di questo amore
del Padre e della fedeltà del Figlio fu, è la salvezza dai nostri peccati.
Dio
chiede ad ogni uomo: “Chi sono io per te?”. Non è in gioco l'esatta definizione
di Cristo, ma la presa, lo spazio che occupa in me, nei pensieri, nelle parole,
nella giornata. Il tempo e il cuore che mi ha preso.
La fede è una mano che ti
prende le viscere, la fede è una mano che ti fa partorire. (Alda
Merini)
Dio
è passione, passione d'amore. Passione che sacrifica se stessa. Una passione
che nessuna tomba può imprigionare.
Prendi
la tua croce! Non stiamo parlando dell’elogio del sacrificio fine a se stesso,
ma del fatto che se si vuole bene fino in fondo ad un altro, questo costa. La
gratuità, infatti, se non ha prezzo per chi la riceve ce l’ha per chi la dona,
nel senso che è Lui a pagare il conto…
Nessun commento:
Posta un commento