Tollerare è solo sopportare?
Un significato povero è: sopportare, avere pazienza agli errori, colpa degli altri, non aggredire chi pensa diversamente da te, lasciare in pace la persona che ci offende, non irritarci per ciò che è diverso da me.
Un significato ricco è: riconoscere il pluralismo, rispettare la diversità, condividere con gli altri le differenze4 come qualcosa di positivo.
Evitare le discriminazioni.
Educarci ad uno spirito di comprensione, tolleranza, amicizia tra i popoli, pace e fratellanza universale, consapevolezza che dobbiamo consacrare le nostre energie, la nostra intelligenza al servizio del proprio simile.
E' TOLLERANTE MA POCO...
- Chi perdona e dissimula gli errori degli altri.
- Chi non attacca quelli che la pensano diversamente da lui.
- Chi crede di appartenere alla parte sana della società.
- Chi pensa: soffrono abbastanza per essere come sono.
- Chi dice: com'è cattiva la gente!
- Chi ha nostalgia di tempi e costumi più uniformi.
- Chi insegna la verità agli altri.
- Chi ama rispondere.
- Chi cerca di capire coloro che ritiene essere in errore.
- Chi si avvicina a quelli che la pensano diversamente da lui.
- Chi crede che ogni persona ha pregi e difetti.
- Chi pensa che bene o male siamo tutti come siamo.
- Chi dice: come siamo cattivi noi uomini!
- Chi è convinto che ci sia più gusto nella varietà.
- Chi cerca la verità negli altri.
- Chi ama domandare.
- Chi crede di avere sempre ragione e che gli altri hanno torto.
- Chi si allontana da quelli che la pensano diversamente.
- Chi professa l'esistenza di razze o culture superiori ad altre.
- Chi vuole che tutti la pensino allo stesso modo (cioè come lui)
- Chi dice: l'unico buono sono io! oppure sono troppo buono!
- Chi dice che esistono troppi modi di pensare diversi.
- Chi crede che la libertà sia un male.
- Chi non vuole ascoltare.
Nessuna chiesa è tenuta a mantenere nel suo seno, in nome
della tolleranza, uno che, nonostante le ammonizioni, continua ostinatamente a
peccare contro le leggi stabilite in quella società; poiché, se chiunque può
violarle impunemente, è finita per la società, perché esse sono le condizioni
di sussistenza della comunità e il solo vincolo che tiene unita la società.
Non la diversità di opinioni, che non si può evitare, ma il
rifiuto della tolleranza a quelli che hanno opinioni diverse, che avrebbe potuto essere concessa,
ha prodotto la maggior parte delle contese e delle guerre di religione che sono
sorte nel mondo cristiano.
John Locke, Lettera sulla tolleranza, 1689
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