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giovedì, dicembre 19

Tolleranza

Tollerare è solo sopportare?
Un significato povero è: sopportare, avere pazienza agli errori, colpa degli altri, non aggredire chi pensa diversamente da te, lasciare in pace la persona che ci offende, non irritarci per ciò che è diverso da me.

Un significato ricco è: riconoscere il pluralismo, rispettare la diversità, condividere con gli altri le differenze4 come qualcosa di positivo.
Evitare le discriminazioni.
Educarci ad uno spirito di comprensione, tolleranza, amicizia tra i popoli, pace e fratellanza universale, consapevolezza che dobbiamo consacrare le nostre energie, la nostra intelligenza al servizio del proprio simile.
E' TOLLERANTE MA POCO...
  • Chi perdona e dissimula gli errori degli altri.
  • Chi non attacca quelli che la pensano diversamente da lui.
  • Chi crede di appartenere alla parte sana della società.
  • Chi pensa: soffrono abbastanza per essere come sono.
  • Chi dice: com'è cattiva la gente!
  • Chi ha nostalgia di tempi e costumi più uniformi.
  • Chi insegna la verità agli altri.
  • Chi ama rispondere.
E' REALMENTE TOLLERANTE...
  •  Chi cerca di capire coloro che ritiene essere in errore.
  • Chi si avvicina a quelli che la pensano diversamente da lui.
  • Chi crede che ogni persona ha pregi e difetti.
  • Chi pensa che bene o male siamo tutti come siamo.
  • Chi dice: come siamo cattivi noi uomini!
  • Chi è convinto che ci sia più gusto nella varietà.
  • Chi cerca la verità negli altri.
  • Chi ama domandare.
E' REALMENTE INTOLLERANTE
  • Chi crede di avere sempre ragione e che gli altri hanno torto.
  • Chi si allontana da quelli che la pensano diversamente.
  • Chi professa l'esistenza di razze o culture superiori ad altre.
  • Chi vuole che tutti la pensino allo stesso modo (cioè come lui)
  •  Chi dice: l'unico buono sono io! oppure sono troppo buono!
  • Chi dice che esistono troppi modi di pensare diversi.
  • Chi crede che la libertà sia un male.
  • Chi non vuole ascoltare.



 

Nessuna chiesa è tenuta a mantenere nel suo seno, in nome della tolleranza, uno che, nonostante le ammonizioni, continua ostinatamente a peccare contro le leggi stabilite in quella società; poiché, se chiunque può violarle impunemente, è finita per la società, perché esse sono le condizioni di sussistenza della comunità e il solo vincolo che tiene unita la società.


Non la diversità di opinioni, che non si può evitare, ma il rifiuto della tolleranza a quelli che hanno opinioni diverse, che avrebbe potuto essere concessa, ha prodotto la maggior parte delle contese e delle guerre di religione che sono sorte nel mondo cristiano.

John Locke, Lettera sulla tolleranza, 1689

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