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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

domenica, gennaio 4

Gv 1,1-18

Qual'è il mio vero bisogno? Questa è la domanda sottostante a questo Vangelo. Il bisogno che risponde al mio centro, a quel centro, come dice Battiato, di gravità permanente, che risponde al mio bisogno psico-fisico e di felicità, di benesserte. Per noi cristiani sta nel vedere il padre. Trovare il padre è trovare se stessi, è trovare Dio. Ritrovare Dio è Saggezza e Salvezza.
Qui si gioca tutta la vita...l'amore trinitario comunicato a noi. Questo è il nucleo del Vangelo di Giovanni, soprattutto nel Prologo Giovanni ci pone due domande: chi è Dio? Che Dio annuncio? Troppe volte si risponde alla prima domanda con un'idea vaga di Dio, un dio tappabuchi o come un paracadute. Invece Giovanni ci conduce a incontrare il vero Dio che è Verbo, Creatore, Luce e Comunione. 
Il Prologo si dovrebbe leggerlo solo dopo aver letto tutto il Vangelo, solo così lo si capirà. Nel Prologo è riassunto tutto il Vangelo, è un inno di sapienza di Dio, un poema; in cui viene mostrato un Dio che:
  • è volontà di comunicazione e un progetto d'amore.
  • è sapienza creatrice,
  • modello a cui uniformarci,
  • senso, orientamento personale e dell'umanità,
  • dialogo
perché c'è un movimento di attesa e amore, in cui si fonda l'ottimismo cristiano; perché ci viene offerta la nostra divinizzazione.
Dio crea l'uomo e quando crea ci vuol dire che lascia l'altro come altro; un essere diverso, non una fotocopia e libero.
Dio crea e compie un atto di amore, rispetto, umiltà verso la creazione, l'uomo; i quali contengono sempre il rischio del male ma anche la sapienza della croce. Solo Dio ci fa conoscere COME vivere pienamente la vita, la quale sarà autentica e varrà la pena che sia vissuta solo quando si capirà che la vita eterna è la vita vissuta nella banale realtà di ogni giorno.
Solo così la nostra vita sarà preservata dallo svuotamento di senso, dal materialismo, dalla superficialità, dalla frenesia, dall'ansia.
Il verbo si fece  carne, l'amore si fece croce, la vita di Dio si fece vita umana. (R. Cavedo)
 Gesù si oppone alle luci false o parziali della verità, ai vari maestri di vita, ai vari percorsi di felicità o benessere a Km zero; si oppone ad ogni forma di fondamentalismo, soprattutto religioso, si oppone alla cultura odierna di morte.
Gesù è Luce e viene:
  • e rompe le tenebre,
  • ad abitare in mezzo a noi, così non possiamo dire che siamo soli,
  • ci rende una comunità contemplativa, cioè che contempla un Dio onnipotente, non un dio che può far tutto, ma l'amore onnipotente che ci lascia liberi e responsabili; perché Dio non agisce fuori, ma motiva dal di dentro l'uomo, perchè a sua volta aderisca e accolga,
  • ci rende una comunità nuziale, cioè impariamo ad amarci come e con l'amore ricevuto da Dio.
Solo così saremo una comunità di testimoni dell'agnello risorto.
 Saremo credenti quando vivremo una spiritualità:
  • della FIDUCIA: la mia vita non è in mano al destino o alla fortuna, ma in un progetto della Provvidenza.
  • della COMUNIONE: io non sono un'isola o un club privato, ma sono relazione.
  • della CONTEMPLAZIONE: Dio è dentro di noi, quindi siamo Dio. Per accostarci a Dio dobbiamo percorrere la via dell'amore e della preghiera. Perché "l'essenziale non è già nel molto pensare, ma nel molto amare". (santa Teresa d'Avila)
  • del NASCONDIMENTO: come i primi 30 anni di Gesù, come Maria, nella propria vita ordinaria.
  • del DONO: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
per poter alla fine dire che: Dio ci ama, Cristo è venuto per noi, per noi Cristo è Via, Verità, Vita.
 
E l’amore guardò il tempo e rise,
perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.
Luigi Pirandello

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