Dall'Epifania siamo passati velocemente al Battesimo di Gesù, ad un Gesù trentenne. Gesù è senza peccato e si mette in fila con tutti i peccatori, diventa uno fra i tanti. Ma perchè lo fa? Per trent'anni lo conoscono solo i parenti e quelli del suo paese. Ha trascorso una vita normalissima, una vita scandita da: lavoro, preghiera, pasti, conversazioni, nulla che facesse capire che fosse il Figlio di Dio.
Adesso di frante a Giovanni, sa che deve cambiare vita, non è più figlio di Maria e Giuseppe, ma il Rabbi.
Il suo Battezzarsi serve a dirci che la nostra vita deve cambiare, dobbiamo ricordarci che il suo immergersi è un cambiare la logica della vita umana, entriamo nel mondo rovesciato di Gesù dove al primo posto Dio mette gli ultimi.
Gesù si abbassa per innalzare noi, perchè noi veniamo immersi in Lui, Sorgente della vita vera, è il mio IO immerso in DIO. Io abito in Dio perchè Lui è venuto ad abitare in mezzo a noi, è il mio Natale dopo il suo Natale. Dio è compiaciuto di Gesù, perchè vuole dire ad ognuno di noi che è contento di averci come figli, siamo il suo vanto. Siamo amati indipendentemente da qualunque cosa di buono facciamo. L'amore di Dio è un amore immeritato, che anticipa ogni risposta, anzi ogni volta che mi al mattino apro gli occhi, Dio mi dice che sono il suo compiacimento.
Cioè Dio dice: "TU mi piaci!",
cioè Dio è soddisfatto di me, prova piacere a stare con me. Ma cosa abbiamo fatto per emritare tutto questo? Cosa abbiamo fatto di buono per Dio?
Il suo Amore è puro, non ci sono veri motivi oppure meriti nostri perchè Lui ha deciso di amarci. Quando devo avere un motivo per amare devo essere consapevole che non amo. Con questa dichiarazione d'amore divina siamo chiamati ad uscire dai nostri facili rifugi, per creare solidarietà tra gli uomini, perchè il servizio diventi il nostro stile di vita nel lavoro.
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