Siamo sempre davanti alla scelta se accettare o no il progetto di Dio, oggi tutto è normale, si può fare tutto. Ma ricordiamoci che Dio ha creato la coppia, maschio e femmina si completano, la coppia si basa su un amore reciproco e aperto alla vita, da qui nasce la famiglia. Essa è il superprogetto di Dio, e viene contemplata dall'Onnipotente come l'artista contempla la propria opera d'arte. La famiglia è il fondamento della società, in funzione ad essa hanno senso lo Stato, le leggi, l'economia, la scuola... la stessa vita consacrata e sacerdotale.
La famiglia è il termometro per verificare come sta una società, se la famiglia è sana la società sarà sana. Per poter avere questa situazione, dobbiamo avere presupposti. Il primo è che la singola persona faccia un cammino personale per prepararsi alla vita di coppia e di famiglia. Il secondo è che delle coppie siano testimoni, non si richiede la perfezione, ma che siano in cammino alla luce dello Spirito Santo, perchè ogni fallimento della coppia pesa su tutti.
I mass-media (tv, radio, quotidiani, internet, riviste e libri cosidetti "rosa") e l'educazione sessuale che si propone attualmente riduce tutta la sessualità solo al sesso o a tecniche sessuali. I tabù odieni sono: fedeltà e fiducia reciproca, conoscenza approfondita del partner, capacità d'aspettare, astinenza sessulae, matrimonio.
Vengono dimenticate le dimensioni del sacrificio, di fedeltà, di donazione di sè, il resto che rimane viene chiamato "amore"; ma il cristiano sa che solo rivolgendosi a Dio trova nuova forza per rivolgersi al prossimo. La società vede l'uomo nella sua individualità, il suo centro è il piacere e la libertà, che molte volte si riduce a libertinaggio. Per l'uomo è vero solo ciò che è utile e si vedono i risultati; concepisce la felicità nel fare meno fatica, meno doveri, evitare il dolore e rifiuto della disciplina. Una felicità che alla fine è solo mera ricerca di soddisfazioni.
In questa visione della felicità, in questo "stile di vita" la fedeltà e l'indissolubilità del matrimonio sono una bella favola, il perdono passa neanche a parlarne.
Non bastano conoscenze antropologiche, psicologiche, sociologiche è necessario capire la sessualità alla luce del Mistero dell'Incarnazione, della Morte e Risurrezione di Nostro Signore.
Le nostre informazioni sulla sessualità sono, alla fine, informazioni pornografiche (basta vedere alcuni videoclip, pubblicità). La pornografia crea dipendenza, alterazioni affettive, incapacità di fare scelte importanti o cambiamenti, una visione del sesso aggressiva, animalesca.
Invece l'unione coniugale diventa un vero atto d'amore quando è nella logica della donazione di sè (ti dono la mia mente, il mio corpo, il mio cuore), tende a valorizzare il coniuge: Tutto è tuo, tutto è per te.
Quindi l'uso dei contraccettivi, i rapporti sessuali prematrimoniali, contro-natura, l'autoerotismo, la pillola del giorno dopo, l'aborto uccidono il mio essere dono, tolgono la consapevolezza della personale responsabilità delle proprie azioni. Gli atti sessuali diventano egoistici.
Fare l'amore senza coscienza e responsabilità è fisicamente possibile, ma insignificante e banale, perchè la sessualità oltre alla riproduzione, mira all'incontro, al dialogo.
Essere ad immagine di Dio vuol dire essere fatti di relazione e per la relazione. L'uomo e la donna lo sperimentano nella diversità; l'altro deve essere se stesso, io devo aiutarlo ad essere se stesso, perchè tutti dobbiamo essere ad immagine di Dio, nessuno a mia immagine.
Il cristiano è chiamato ad ACCETTARE, AMARE, DESIDERARE E VOLERE l'altro diverso da se stesso perchè l'altro è sempre persona e tale rimane sempre.
L'amore vero non cancella, ne nasconde le diversità, si fonda sul DARE (ciò che si ha) e RICEVERE (ciò che non si ha), si fonda sulla RECIPROCITA', accettando l'altro con i suoi limiti, mi da la possibilità di donargli ciò che non ha.
L'amore vero nasce dal rispetto e dalla libertà (non è faccio quello che voglio, ma accetto e obbedisco al progetto che Dio ha su di me, su di noi); se questi due valori vengono a mancare resta solo il possesso e il dominio.
L'amore vero è vivere in un altro e per un altro, solo così gli atti sessuali inseriti nel Sacramento del Matrimonio hanno un alto spessore umano ed è segno di totale donazione di sè.
Amare è perdere se stessi nell'altro, per l'altro, con l'altro, per arrivare ad una profonda comunione tra la coppia e solo a questo punto riscopro chi sono e recupero la mia identità.
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