Io credo che l'uomo non può realizzarsi senza il silenzio e la preghiera. Ciò che più manca a questo nostro tempo, a questa civiltà, e lo spirito di preghiera. Questa sarebbe la vera rivoluzione: il mondo non prega? Io prego. Il mondo non fa silenzio? Io faccio il silenzio. E mi metto in ascolto. Rivoluzione non consiste nel rompere o nel distruggere, ma nell'immetere uno spirito nuovo nelle forme di sempre.
Ciò che più ci manca è proprio il rapporto con il mistero, l'apertura sull'infinito di Dio: per questo l'uomo è così solo, insufficiente e minacciato. E' la caratterstica di questa civiltà del fracasso: non si fa più silenzio, non si contempla più. Si è perso il vero valore delle cose.
Ed è un tempo senza canti. Oggi non si canta; oggi si urla, si grida: appunto, civiltà del frastuono. Tempo senza preghiera. Senza silenzio, e quindi senza ascolto. Più nessuno ascolta nessuno. Non è senza una ragione che questi tempi sono senza gioia, perchè la gioia viene da molto lontano. Occorre scavare in profondità: bisogna ritornare a pregare. (David Maria Turoldo)
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