SINTESI DI UNA MEDITAZIONE DI BENEDETTO XVI
Cos’è veramente necessario all’uomo d’oggi?
La necessità per ogni cristiano di trovare tempo per Dio, per la preghiera, in mezzo alle tante occupazioni delle nostre giornate.
Si può incontrarlo in tanti modi, quale ci consiglia?
Uno di questi canali che possono condurci a Dio ed essere anche di aiuto nell’incontro con Lui, è la via delle espressioni artistiche, "Via della Bellezza" , che l’uomo d’oggi dovrebbe recuperare nel suo significato più profondo.
Perché proprio le espressioni artistiche?
Perché l’arte è qualcosa che "parla", capace di toccare il cuore, di comunicare un messaggio, di elevare l’animo. Un’opera d’arte è frutto della capacità creativa dell’essere umano, che si interroga davanti alla realtà visibile, cerca di scoprirne il senso profondo e di comunicarlo attraverso il linguaggio delle forme, dei colori, dei suoni. L’arte è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta la sete e la ricerca dell’infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un’opera d’arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto.
Qualsiasi opera d’arte ci può aiutare nel rapporto Dio?
No. Si tratta delle opere che nascono dalla fede e che esprimono la fede. Solo quelle opere che fanno vibrare le corde del nostro cuore, il nostro animo viene come dilatato ed è aiutato a rivolgersi a Dio. Solo queste opere possono essere occasioni per ricordarci di Dio, per aiutare la nostra preghiera o anche la conversione del cuore!
Cari amici, vi invito a riscoprire l’importanza di questa via anche per la preghiera, per la nostra relazione viva con Dio. Le città e i paesi in tutto il mondo racchiudono tesori d’arte che esprimono la fede e ci richiamano al rapporto con Dio. La visita ai luoghi d’arte, allora, non sia solo occasione di arricchimento culturale - anche questo - ma soprattutto possa diventare un momento di grazia, di stimolo per rafforzare il nostro legame e il nostro dialogo con il Signore, per fermarsi a contemplare il raggio di bellezza che ci colpisce, che quasi ci "ferisce" nell’intimo e ci invita a salire verso Dio. Speriamo che il Signore ci aiuti a contemplare la sua bellezza, sia nella natura che nelle opere d'arte, così da essere toccati dalla luce del suo volto, perché anche noi possiamo essere luci per il nostro prossimo.
Grazie per aver utilizzato la mia Annunciazione per questa bella riflessione,
RispondiEliminaun cordiale saluto,
Lucia Merli