Se il parroco è gioviale, è un ingenuo;
se è pensoso, è un musone insoddisfatto.
Se è bello: "Perchè non si è sposato?";
se è brutto: "Nessuno l'ha voluto".
Se va al bar, è un ozioso perditempo;
se sta in casa, è un orso.
Se va in "borghese" è un uomo di mondo;
se veste con la "tonaca" è un conservatore.
Se parla con i ricchi, è un capitalista;
se sta con i poveri, è un comunista,
se sta con tutti, è un qualunquista,
o, peggio, un opportunista.
Se è grasso non si lascia mancare niente;
se è magro, è un avaro.
Se cita il Concilio, è un rivoluzionario;
se parla di catechismo, è un bigotto.
Se predica a lungo, è noioso;
se alla predica alza la voce, è un nevrastenico;
se parla normale, non si capisce niente.
Se ha la macchina, è un prete ricco;
se non l'ha, non è al passo coi tempi.
Se trattiene a lungo i penitenti in confessionale, da scandalo;
se nel confessionale è svelto, non ascolta i penitenti.
Se incomincia puntualmente la Messa, il suo orologio è avanti;
se incomincia in ritardo, fa perdere tempo a tutti.
Se è giovane, è senza esperienza;
se è vecchio, è ora che se ne vada in pensione.
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