San Pietro ci propone il tema del tempo. Il tempo è un grande mistero. Tutti lo misuriamo con l’orologio, tutti vivono incastrando programmi, incontri in funzione del tempo che non basta mai. Ma gli orologi si limitano a misurarlo. Cos’è dunque il tempo? Va oltre all’uomo, è il tempo che misura l’uomo e non viceversa, ma allora se è così l’uomo è in trappola?
Per noi cristiani il tempo ha un inizio ed una fine. Ciò che accade nel tempo ha un significato eterno, per noi è Dio che da al tempo un inizio ed una fine, perché Dio è Amore e non può esserci opposizione tra infinito e finito, tra Dio e uomo.
Dio ha creato il tempo perché l’uomo potesse tornare a Lui; il tempo è luogo d’incontro tra Dio e l’uomo, luogo di libertà quando l’uomo con il suo saper amare risponde a Dio Amore. Senza questo incontro le motivazioni del nostro fare, del nostro vivere sarebbero banali e limitanti. Abbiamo bisogno di dare un significato ultimo alla nostra vita, una ragione forte al nostro vivere, alla nostra ricerca di felicità, cioè la continua ricerca a dare una risposta al perché o per chi vivo?
Solo così vivrò una vita piena. Dio ha fatto di tutto per liberarci dall’egoismo, ci ha dato Gesù, ma la nostra risposta dipende solo da noi stessi; solo col nostro sì a Dio la nostra libertà è realizzata, la nostra vita non sarà più una preparazione per incontrare Cristo, ma una vita ricolma di pienezza di Cristo, e da questa sovrabbondanza dell’Amore Incarnato nasce la missione cristiana, cioè identificarsi con Cristo, il mio cuore prende la forma di Dio, diventando Chiesa.
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