AL DI LA' DELLE BARRIERE LEGALI
Il brano è una raccolta di differenti unità, collegate tra loro da affinità tematiche.
DIVISIONE
vv. 1-8: abluzioni giudaiche, una religiosità fatta norma.
vv. 9-13: l'unico comandamento, trasgredito osservando le leggi.
vv. 14-21: cibi impuri, problema per antichi.
vv. 22-23: insegnamento di Gesù, cuore buono o cattivo.
SENSO GENERALE DEL BRANO
Noi riteniamo che il bene e il male sta nelle cose, per cui le cose sono buone o cattive. Gesù dice: tutte le cose sono buone, il bene e il male vengono dal nostro cuore. E' il cuore che fa il male, il compito di chi ha fede è di vedere cosa c'è nel proprio cuore. Questo brano vuole smascherare la cattiveria del nostro cuore, che abbiamo tutti.
Al cuore immondo Dio dona la sua Grazia di mangiare e vivere il suo Pane. Il dono di Gesù non è riservato a persone perfette e/o brave; è riservato a persone con le mani sporche, col cuore sporco. Questo pane è donato a tutti, sono esclusi i perfetti, perché non hanno bisogno del Pane, hanno le loro regole, la loro vita consiste nell'osservanza nell'osservanza delle proprie regole.
Il brano è molto polemico perché mostra l'essenza del Cristianesimo, non quello che noi dobbiamo fare per Dio ma ciò che Dio fa per noi, ci dona la sua vita, il suo amore. Noi riceviamo con mani sporche e lo cerchiamo di vivere come possiamo, si evita di essere una setta di puri.
PERSONAGGI
Da una parte abbiamo i farisei e gli scribi, zelanti osservatori e dottori della Legge. Dall'altra parte i discepoli, che sono peccatori, pescatori, esattori delle tasse, pubblicani che mangiano con le mani sporche.
L'uomo vive di tradizioni, ad es. allacciarsi le scarpe, perché l'uomo di ogni epoca non deve inventare il modo di allacciarsi ma viene tramandato. Questa tradizione è la cultura, quella che serve all'uomo per vivere.


La fede cristiana non è una questione di osservanza, di norme, è questione di amore. Chi vive l'amore di Dio e il prossimo si correggerà, si accorgerà che gli errori stanno nel cuore e decide di crescere. Invece noi ci allontaniamo da Dio, perché diciamo che non siamo degni, puliti, non siamo a posto. Infatti a Messa diciamo: "non sono degno" e facciamo la comunione. Se fossimo degni riceveremo il salario per la propria bravura. Per essere cristiani non dobbiamo essere perfetti, ma così come siamo, con i nostri limiti, i nostri difetti e le nostre cattiverie.
Per il cristiano il cibo è Dio, questo cibo si chiama: perdono, dono, misericordia, amore e comprensione, e tutto questo cibo crea comunione e vita. Il primo impedimento per riconoscere Cristo è la religiosità legalista, "non mi sento a posto e mi allontano", il vero peccato è nascondersi. Invece l'uomo va a Dio perché Dio è medico, perché si sente amato da Dio.

All'origine del male c'è sempre un inganno, tutti desideriamo l'amore, la felicità ma la cerchiamo nella superbia, nelle cose negative. questo dono di Cristo ci purificherà e ci farà crescere nell'amore.
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