La carità sia l'anima e lo stile della tua vita sacerdotale. Sii buono e gentile con tutti sempre. Ognuno che ti si avvicina, veda in te un prolungamento vivente della "benignitas et humanitas" del nostro Salvatore. Sii "come Lui". Considerati a servizio e a disposizione di tutti: felice unicamente di poter donarti ed essere utile. Metti ognuno al di sopra di te, anche i tuoi "inferiori"; ma non diventare "schiavo" di nessuno. La tua bontà sia virile e disinteressata, imparziale e soprannaturale. Non ti illudere che esista una carità "irregolare" o indipendente dall'autorità. Non mi stancherò mai di ripeterlo: per noi, fuori della Regola, c'è l'abisso. Specialmente nell'apostolato femminile, "nihil sine Episcopo". Sii un "uomo di Dio" ma anche del tuo tempo e del tuo ambiente. In comunione di fede, speranza e carità. (sac. Giuseppe Quadrio)
Testimoni della fede (in paradiso) di Gregorio Marinaro |
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