Non è allegria, perché questa è un fatto esterno, rumoroso, presto si dissolve. La gioia vive nell’intimo di noi stessi, è silenziosa ed è profondamente radicata, è sorella della serietà, ad essa è inseparabile. È indipendente da ore buone o cattive, dal sentirci forti o stanchi. Viene dal lavoro onesto, da una parola buona sentita o potuta dire, dall’opporsi al male, al peccato, dall’aver capito la verità importante.
La gioia vera è tutto questo e di più; la gioia si trova nell’intimità del nostro cuore, essa ci fa ricchi, forti indipendenti dai fatti esteriori. Chi è lieto sa mettere tutto al posto giusto, vede gli ostacoli come prove per rafforzarsi.
Ma allora perché non la sentiamo?
Perché non siamo in sintonia con la Verità, ma con una delle tante verità o peggio, con la nostra verità. Come cercarla quella vera? Devo essere libero, coraggioso perché la Verità è nell’attimo presente, ed è l’istante vissuto appieno che mi aiuta a fare grandi decisioni; e l’ora è il mio dovere che vivo nella verità, facendolo volentieri. Volentieri è la parola chiave, da dire col cuore, con la volontà, con tutto noi stessi, con il più profondo di noi stessi, così potremo vivere le gioie e i dolori con una forza gioiosa. È come quando entriamo in una stanza ammuffita, sporca e al buio, dobbiamo far entrare la luce e l’aria, buttare via gli oggetti grigi e polverosi, solo così potremo vivere quella verità che ci farà liberi.
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