Le scrivo da un letto di
ospedale. Sono una mamma separata, con due figlie di sedici e tredici anni. Da
due anni lotto contro un tumore. I dottori hanno fatto di tutto per debellarlo.
Purtroppo, non nascondono la loro preoccupazione. E io non sono così stupida da
non capire che mi è rimasto poco tempo per vivere. Le scrivo per dirle che sto provando sulla mia pelle cosa vuol dire
perdonare. Sì, deve sapere che, durante la mia separazione, non sono stata
una “brava moglie”. Ferita dalla
scelta di mio marito, in questi otto anni non gli ho mai perdonato nulla. Da me
ha sempre avuto dei “no”. Da quando mio marito ha un’altra donna, mi sono
davvero incattivita. Ora, nella malattia, ho capito la separazione, in parte, è
stata colpa mia. Da quando sono in ospedale, il mio ex marito non mi ha mai
fatto mancare la visita delle figlie. Ho saputo da mia sorella che s’informa
dai dottori. Spera che ci sia qualche
speranza. Chiede se ci sono centri più specializzati per curarmi. So anche
che, ogni sera, prega per me, assieme
alle nostre figlie e alla sua compagna. Caro padre, come vorrei tornare
indietro nella vita, per comportarmi meglio! Pochi giorni fa, ho provato a chiedere scusa al mio ex marito. Lui ha
fatto scivolare la cosa, e mi ha detto che, in questo momento, la priorità è la mia guarigione. Ho pianto
tanto alle sue parole. Non so come mi presenterò a Dio. Ma voglio “recuperare” un buon rapporto con tutti. Domani verrà a
farmi visita la nuova compagna di mio marito. A lei “affiderò” le mie due figlie, il bene più prezioso che ho.
Caro padre, preghi per me. (Una Mamma)