La croce non è quella che avresti pensato e non arriva al momento giusto. La croce è sempre
irriconoscibile, inattesa, sorprendente, sconvolgente, giunge regolarmente a sproposito, non è
nemmeno quella che avresti scelto tu se te ne fosse stata offerta la possibilità. La croce non è mal
quella giusta, ti sembra non sia la tua, non ti vada bene, ci sia stato un errore di consegna. La croce
non è amabile, Gesù non ti comanda di amarla, Lui stesso non ha amato la croce, ha amato gli
uomini fino alla croce e attraverso la croce, che è tutt’altra cosa.. L'infermità non va amata in sé,
devi piuttosto amare la vita, amare l’amore.. Diffida di un certo dolorismo compiaciuto ed
esasperato, guardati da un certo vittimismo ambiguo, la croce va accolta nell' amore, portata con
amore, deve diventare espressione d'amore, tradursi in esperienza d’amore. Gesù non ti chiederà se
la hai amato croce, ma se la croce ti ha condotto ad amare di più Lui, a capire e compatire i fratelli,
a riconciliarti con te stesso e con i tuoi limiti. (San Luigi Orione)
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