Non c'è vera vita dell'uomo, vita duratura, che valga la pena di vivere, se non entra nei sentimenti, nei pensieri, nella coscienza, nella storia, nella carne di Gesù; se non si lascia assimilare dai propositi, dai progetti, dalle beatitudini, dal mondo di amare, di vivere e di morire di Gesù.
Il destino dell'uomo si consuma e si perde nell'assimilazione a Gesù, alla sua vita, alla sua morte; se l'uomo non si nutre dell'Eucaristia e non porta il frutto dell'Eucaristia, che è essere come Gesù (con il suo spirito di Figlio, con il suo modo di donare la vita, con la sua povertà, con il distacco, con la sua libertà di cuore), non avrà mai in sè la vita. (C.M. Martini, Briciole dalla tavola della Parola, p. 89)