La prova di Abramo, non voluta da Dio, ma fornitagli dalla storia, perchè è la povera vita umana che può condurre in situazioni di prova, è quella in cui ogni uomo può imbattersi: prima o poi il credente sperimenta che occorre rinunciare a ciò che ha di più caro e su cui ha fondato la propria vita, per offrirlo puntualmente a Dio.
In caso contrario egli entra in una logica idolatrica, in base alla quale ripone la speranza non in Dio, ma nel suo dono, che finisce per diventare un inciampo. Sì, il credente impara con fatica a rinunciare liberamente ad ogni persona, ad ogni relazione, ad ogni cosa, perché nulla gli appartiene: Dio dona tutto, ma tutto a lui appartiene. (E. Binachi, Dio, dove sei?, p.52)