Il nostro spirito è ingombro è come soffocato da ogni specie di sogni assurdi che non si realizzano mai e che non ci avvicinano affatto alle realtà del mondo; da ogni specie di curiosità e di questioni vane che ci agitano inutilmente senza vera scienza; da ogni specie di desideri e aspirazioni contrari alla vocazione che noi abbiamo riconosciuta e che non esprimono affatto la nostra vera attesa. Tutto questo è troppo.
L'uomo d'azione deve respingerlo, se vuol raggiungere i suoi obiettivi; e così pure, e ancora di più, deve fare l'uomo di preghiera, poichè per rimanere nella realtà deve attenersi all'autenticità della sua relazione con Dio vive e vero, santo e folgorante. (A.M. Besnard, La preghiera come rischio, p.24)