Gli altri molte volte ti dicono: “sii paziente”….ma è facile
dirlo!!!
Ha pazienza chi sa aspettare con calma ciò che tarda ad
arrivare. È un’attesa riflessiva. È un atteggiamento di attesa, cioè lasciar
passare il tempo sufficiente perché ciò che desideriamo giunga. Se passa più
tempo del previsto, ci spazientiamo, e speranza, non si può pazientare se non
c’è la speranza, è inutile aspettare se non c’è un lume di realizzazione.
La pazienza ha un carattere di ragionevole rassegnazione
dinanzi all’inevitabile.
La pazienza è dei
forti perché:
·
I deboli s’irritano,
·
I codardi s’intimoriscono,
·
I passivi non fanno nulla,
·
Gli inutili sono incapaci perfino di aver
pazienza,
·
Gli indifferenti non sperano nulla,
·
Gli orgogliosi non si abbassano a sperare,
·
La pazienza non è propria di quelli che non
hanno forza e coraggio di sopportare le disgrazie, di tentare cose grandi
(pusillanimi), perché si spaventano, indietreggiano e abbandonano l’impresa.
Alla violenza dobbiamo rispondere con la pazienza, un’attesa
calma, serena, pacifica ma attenta.
Dobbiamo contare fino a 10 per dare una lezione pratica
sull’inutilità della violenza e dare una lezione pratica di pazienza della
miglior specie.
Il nervosismo è un’ira minore, è un’instabilità interiore
(hanno bisogno di un cambiamento costante per sentirsi bene). All’esterno
trasmettono nervosismo agli altri.
Tutto si basa sulla certezza che dobbiamo cambiare e
migliorare.
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