Prima di entrare in
preghiera scelgo con cura il tempo, il luogo e la posizione che più mi
aiutano a pregare.
Entra in preghiera
pacificandomi con un momento di silenzio, respirando lentamente, pensando che
incontrerò il Signore, chiedendo perdono delle offese fatte e perdonando di
cuore le offese ricevute.
Mettendomi alla
presenza del Signore. Faccio un segno di croce. Per lo spazio di un Padre
nostro guardo come Dio mi guarda, faccio un gesto di riverenza, inizio la
preghiera, in ginocchio o come più mi aiuta, chiedendo al Padre, nel nome di
Gesù, lo Spirito Santo, perché il mio desiderio e la mia volontà, la mia
intelligenza e la mia memoria siano ordinati solo al lode e servizio suo.
Mi raccolgo
immaginando il luogo in cui si svolge la scena da considerare.
Chiedo al Signore ciò
che voglio, sarà il dono che quel brano di vangelo mi vuol fare e che
corrisponde a quanto Gesù fa o dice in quel racconto.
Medito e/o contemplo
la scena leggendo il testo lentamente, punto per punto, sapendo che dietro
ogni parola c’è il Signore che parla a me, usando la memoria per ricordare,
l’intelligenza per capire e applicare alla mia vita, la volontà per desiderare,
chiedere, ringraziare, amare, adorare. NB:
non avrò fretta, non occorre far tutto; è importante sentire e gustare
interiormente.
Concludo con un
colloquio col Signore da amico ad amico su ciò che ho meditato, finisco con un
Padre nostro, esco lentamente dalla preghiera.
Rilettura della
preghiera
·
Da parte
mia: come ho usato le indicazioni di metodo? Il luogo scelto per pregare mi
ha aiutato? E la posizione del corpo? Sono stato fedele al tempo stabilito? Mi
sembra di avercela messa tutta? Come mi sono comportato di fronte alle
distrazioni?
·
Faccio
memoria dei doni ricevuti: quali passi, parole, immagini, situazioni,
persone del testo hanno trattenuto la mia attenzione? Quali sentimenti
desideri, attrazioni o resistenze, gusto o disgusto, paure o consolazioni,
dubbi o conferme li hanno accompagnati? Quali intuizioni o intenzioni si sono
presentate? Come ho terminato? Ho “dialogato” con il Signore? Su cosa?
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