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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

venerdì, giugno 10

Perdono


Il perdono non è una bacchetta magica. C'è il perdono del volere e quello del potere: si vuol perdonare ma non si può. Quando si può, allorchè la testa e il cuore finalmente finiscono per essere d'accordo, rimane il ricordo, le cose dolorose che tornano a galla, che turbano e riattizzano l'odio. E' il perdono della memoria. Non è il più facile. Richiede molto tempo.
Per dieci anni tutte le mattine ho chiesto a Martine: "Mi ami?". Non riuscivo a credere al suo amore. La mia guarigione si è compiuta con il tempo. Si, ci vuole tempo. Io ho avuto la fortuna di incontrare gente vera. Mi hanno amato con l'impronta del mio passato, hanno avuto il coraggio di accettare la mia diversità, con i miei scatti d'uomo ferito. Hanno ascoltato la mia sofferenza e hanno continuato ad amarmi dopo le tempeste. Ora ho la consapevolezza d'aver ricevuto.

Il passato si risveglia con un suono, una parola, un odore, un rumore, un gesto, un luogo intravisto... Basta un niente perchè i ricordi riaffiorino. Mi sconvolgono, mi graffiano. Mi rammentano che sono ancora sensibile. Sto sempre male. Forse non sarò mai totalmente in pace. Senz'altro dovrò ripetere continuamente il perdono. E' il "settanta volte sette" di cui parla Gesù?
Perdonare non vuol dire dimenticare. E' accettare di vivere in pace con l'offesa. Difficile quando la ferita ha attraversato tutto l'essere fino a marcare il corpo come un tatuaggio mortale. Recentemente ho dovuto subire un'operazione alle gambe: le botte di mio padre hanno provocato dei danni fisici irreparabili. Il dolore si risveglia spesso: e con esso il ricordo.


Per perdonare bisogna ricordare. Non nascondere la ferita, sotterrarla, ma al contrario metterla anudo, sotto la luce. Una ferita nascosta s'infetta e rilascia il suo veleno. Occorre che sia curata, ascoltata, per poter diventare fonte di vita.
Sono testimone del fatto che non esiste ferita che non possa essere lentamente cicatrizzata con l'amore.
(pagina tratta dal libro: "Più forte dell'odio", di Tim Guénard)

La vera preghiera

Io credo che l'uomo non può realizzarsi senza il silenzio e la preghiera. Ciò che più manca a questo nostro tempo, a questa civiltà, e lo spirito di preghiera. Questa sarebbe la vera rivoluzione: il mondo non prega? Io prego. Il mondo non fa silenzio? Io faccio il silenzio. E mi metto in ascolto. Rivoluzione non consiste nel rompere o nel distruggere, ma nell'immetere uno spirito nuovo nelle forme di sempre.
Ciò che più ci manca è proprio il rapporto con il mistero, l'apertura sull'infinito di Dio: per questo l'uomo è così solo, insufficiente e minacciato. E' la caratterstica di questa civiltà del fracasso: non si fa più silenzio, non si contempla più. Si è perso il vero valore delle cose.

Ed è un tempo senza canti. Oggi non si canta; oggi si urla, si grida: appunto, civiltà del frastuono. Tempo senza preghiera. Senza silenzio, e quindi senza ascolto. Più nessuno ascolta nessuno. Non è senza una ragione che questi tempi sono senza gioia, perchè la gioia viene da molto lontano. Occorre scavare in profondità: bisogna ritornare a pregare. (David Maria Turoldo)


martedì, giugno 7

Donarsi



Ognuno è chiamato in prima persona a fare il primo passo davanti agli ostacoli che si presentano senza aspettarsi la risposta degli altri.  Non aspettarsi nulla da nessuno per accogliere ciò che l'altro darà!

Confessione

Chi non sa perdonare spezza il ponte sul quale egli stesso dovrà passare!


  • "Quando vai alla Confessione sappi che io stesso ti aspetto in confessionale, mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono io che opero nell'anima" (Gesù a Santa Faustina Kowalska).
  • "Nel confessarsi non riceverai soltanto l'assoluzione dei paccati, ma anche la forza per evitarli in avvenire, una luce più viva per distinguerli e una grazia maggiore per rimediare ai danni da essi provocati. Nel confessarti fortificherai le virtù dell'umiltà, dell'obbedienza, della semplicità e della carità; di modo che con una sola Confessione farai più atti di virtù che in qualsiasi altro esercizio" (San Francesco di Sales).
  • "Corriamo con fiducia verso il Sacramento della Penitenza, dove il Signore ci attende in ogni momento con una tenerezza infinita. E una volta che i nostri peccati sono stati perdonati, dimentichiamoli, perchè il Signore lo ha già fatto per noi" (San Pio da Pietrelcina).
  • "Quando ci si va a confessare si può dire che si va a togliere nostro Signore dalla Croce. Quando avete fatto una buona Confessione, avete incatenato il diavolo" (San Giovanni Maria Vianney).
  • "Nel Sacramento della Confessione ogni uomo può sperimentare in modo singolare la Misericordia cioè quell'amore che è più potente del peccato" (Beato Giovanni Paolo II).
  • "Infelice chi ignora la sublimità della Confessione" (Silvio Pellico).
  • "Andiamo a Lui: Lui solo ha le parole di vita eterna che rigenerano, e quella legge di amore e di libertà da cui ogni uomo, ogni popolo può sperare incremento e salvezza" (San Luigi Orione).

Sacramento della Riconciliazione



  • La Confessione è il Sacramento del perdono di Dio; è l'incontro sacramentale con Cristo che ci riconcilia con il Padre.
  • I Sacramenti, e quindi anche la Confessione, sono stati istituiti da nostro Signore per la nostra santificazione. Confessersi significa tendere alla santificazione.
  • La Confessione forma la coscienza, rende lode a Dio, salva la nostra anima, aumenta la grazie.
  • La Confessione individuale e completa dei peccati, seguita dall'assoluzione, rimane l'unico mezzo ordinario per la riconciliazione con Dio e con la Chiesa.
  • Gli effetti spirituali del Sacramento della Riconciliazione sono: - La Riconciliazione con Dio mediante la quale il penitente recupera la grazia; - La Riconciliazione con la Chiesa; - La remissione della colpa dovuta a causa dei peccati mortali; - La remissione, almeno in parte, delle pene temporali quali conseguenze del peccato; - La pace e la serenità della coscienza, e la consolazione spirituale; - La crescita delle forze spirituali per il combattimento cristiano.
  • Il perdono dei peccati nel Sacramento della Confessione è da parte di Dio un'opera più grande della creazione.
  • Confessarsi significa mettersi ai piedi della Croce di Gesù per accogliere la misericordia che scorre dal suo Sangue.
  • Dio è presente nella Confessione quanto lo è nell'Ostia consacrata.
  • La sconfitta del demonio comincia in confessionale.
  • Il ricorso frequente alla Confessione ci apre la strada al Paradiso.