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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

venerdì, aprile 25

Farmaco d'immortalità

Composizione
JHS: non è una formula chimica, ma sigla che marca il Pane Eucaristico, Pane di frumento, consacrato nella Messa, dallo Spirito Santo di Dio, nelle mani del sacerdote e divenuto Corpo vivo di Cristo Gesù; destinato ad essere mangiato dai battezzati convocato in Assemblea alla Celebrazione e conservato per gli invitati assenti. 
JHS tre lettere dell'alfabeto latino, iniziali di tre parole:
Jesus: Gesù;
Hominum: degli uomini;
Salvator: Salvatore.
Gesù Salvatore degli uomini

Come si prepara
Allo sguardo appare un dischetto bianco di pane e nel calice un pò di vino. In effetti è il corpo e il sangue del Signore Gesù, vivo e presente per noi. Apparenza umile, silenziosa. Solo chi possiede la parola del Signore può capire il silenzio dell'Eucaristia.

Indicazioni
Anemia spirituale, perdita del gusto delle cose di Dio, disorientamento nella guida della propria vita e della propria famiglia, indifferenza, idolatria. Facilità di giudizio di condanna su tutto e su tutti, irascibilità, indebolimento della decisionalità a partire dal Vangelo. Disidratazione, sterilità delle opere, causate dal poco bere linfa della Vite di cui si è tralci. Farmaco indicato non appena le conoscenze e le informazioni del proprio credo appaiono dei fantasmi, come numerose piante di un bosco nel quale si esita ad addentrarsi; difficoltà di dialogo, senso di emarginazione, di orfanezza, percezione di isolamento. Nausea per il sacro.

Controindicazioni
Nessuna per nessuno al mondo, nonostante una Bimillennaria sperimentazione del suo Principio Attivo; l'JHS è risultato l'unico farmaco omopato-compatibile.

Posologia
Bambini: mezz'ora/45 minuti alla settimana sotto vigile osservazione e gustosa scorta dei genitori a Messa. 
Adulti: la cura va da 1 ora alla settimana (Celebrazione Eucaristica domenicale), a un'aggiunta di mezz'ora al giorno. Il dosaggio s'intensifica con l'ora al giorno, quando l'attrazione di Gesù interessa le pulsazioni del cuore, si rende sintomatico l'invaghimento per Dio e si sta bene con Lui. La frequenza battiti in consonanza a quelli del cuore di Cristo, i pensieri a quellu di lui, e così i sogni e progetti, sono test di dosaggio equo. N.B.: Il farmaco agisce se si combina alla volontà di volere guarire.

Effetti indesiderati
Reazioni negative possono apparire non in chi assume il farmaco ma in parenti e amici che possono definire l'assenza (del paziente, di mezz'ora o di un ora) un danno per la famiglia. Derisioni e insulti, attribuzioni di bigottismo e di debolezza. Altri effetti collaterali indesiderati dall'JHS: Assuefazione, indifferenza o nei casipiù gravi, acquisizione del magico.

Precauzioni
Non agitarsi prima dell'uso, prima di decidersi a fare questo passo. La notizia che l'assunzione del farmaco fa cambiar vita e può attivare la guarigione della memoria, della volontà, della capacità di giudicare e di progettare, di fraternizzare,... farla circolare nell'ambiente con cautela, ma senza prorogarla. La fede si rafforza donandola. Nel caso di un convincimento debole, frequentare opportune catechesi parrocchiali o gruppi e movimenti ecclesiali. Esporsi al rischio di far parte della comunità di fede a tutti gli effetti. Le forze del male non prevarranno.


Scadenza
Mt 28,20: Il prodotto, in sè corruttibile, veicola e deposita germi positivi di incorruttibilità e di risurrezione. Viene confezionato ogni giorno e adempie la promessa di Gesù: "Sarò con voi sempre, fino alla fine del mondo".           
(Ditta farmaceutica Gioia 2007, Made in Italy)

Disputa sull'Eucaristia, Raffaello

mercoledì, aprile 23

La Personale Regola di Vita (PRV)

Lc 14,28-35

Siamo presi sempre da mille cosa e la nostra vita può essere dispersa o dispersiva; la nostra crescita rischia di  essere un minestrone. 

CHI SONO? (primo gradino della torre)
CHI VOGLIO ESSERE?
CHI SONO CHIAMATO AD ESSERE? (in chiave di fede)

Tutto quello che facciamo deve tirar fuori la nostra identità più vera; le nostre...
ferite
fragilità
debolezze
limiti
desideri
capacità
quello che dicono di noi
doni
Tutto questo è messo in circolo; Tutto serve a costruire la nostra vita.
I rischi:
COLLEZIONARE: tante esperienze e mai usarle.
SCARICARE: quello che si vive non è un caso.
ASPETTARE: il momento "giusto" è straordinario.
AVER PAURA: tenere tutto per sè è un furto.

Che fare? Quando scopro i mattoni, decido di volerli impiegare.
Cosa si fa? Serve un progetto, cioè del tempo per sedersi, ragionare, pensare; UNA PERSONALE REGOLA DI VITA.
PERSONALE: siamo gruppo quindi siamo Chiesa. La dimensione personale consiste nello scoprire le proprie possibilità, capacità e attitudini per poter prendere e dare al gruppo la mia originalità ed unicità.
REGOLA: senza un ordine la nostra vita si perde e disperde. Con la regola la propria vita diventa un astrada verso la libertà e la verità.
VITA: perchè è regola di vita? Cioè uno stile che coinvolge tutta la propria esistenza.
RISCHIO: separare la dimensione spirituale dalla dimensione umana, affettiva, fisica, psicologica.
La regola di vita mi aiuta a raggiungere chi sono io e quel che posso essere al meglio di ciò che sono; per i cristiani è entrare nel progetto di Dio.
Cioè entrare e scoprire il modo in cui Dio ha pensato alla mia vita, alla mia più piena realizzazione in Lui. Scoprire il mio modo unico e irripetibile di amare con tutta la mia persona, cioè con tutti i "mattoni" che ho. Questi mattoni li posso valorizzare, li posso mettere a disposizione degli altri.
Perchè da una regola di vita arrivo a prendermi cura di
ME STESSO: volersi bene (la propria storia, corpo, carattere), rispettarsi (nostro corpo, i ritmi), fare bene ciò che sono chiamato a fare oggi, evitando le dispersioni, imparare ad ascoltarsi, darsi del tempo (come sto vivendo?)
DELLE RELAZIONI: siamo nati da una relazione, la nostra vita è una relazione. Gli altri mi dicono chi sono; gli altri sono il mio specchio, rivela il mio volto. Importante è curare, imparare:
  • uno sguardo grato: dalle relazioni quotidiane. Da tutto e da tutti. Imparare qualcosa per crescere dalla gratitudine alla gratuità.
  • dare un giusto spazio agli altri. Liberarsi da relazioni che ostacolano.
  • riconoscere relazioni in cui mi sento libero di essere me stesso.
  • curare la sfera affettiva. L'amore è il motore di tutta la nostra vita. 
DELLA REALTA' IN CUI SI E' INSERITI: non siamo isole! Inseriti dove, come? Telegiornale, quotidiani, internet, vita parrocchiale, realtà di povertà, ambiente di lavoro o di studio.  In questi luoghi in cui la mia vitra si srotola mi lascio vivere o sono protagonista? Le mie capacità intellettuali, pratiche, i miei valori dicono chi sono?
RAPPORTO CON IL SIGNORE: è chiamato ad illuminare tutto il resto; scoprire le presenza di Dio nella mia vita, il suo amore per me, riscopro la mia vita come progetto che tende a realizzarsi in una scelta concreta. Come espressione del mio modo di amare, come vivere in pienezza la mia fede a servizio degli altri.
La relazione con Dio deve essere:
APPROFONDITA: con la preghiera personale e la meditazione/studio della Parola di Dio.
VERIFICATA: con una guida per far chiarezza nei punti oscuri e difficili.
ALIMENTATA: dai Sacramenti (Eucaristia, Riconciliazione), perchè solo così viviamo un'immersione nell'amore e nella misericordia gratuita di Dio.
RESA VISIBILE: attraverso un modo nuovo di stare con gli altri; interpellato e responsabile.
PER ESSERE UN UOMO, cioè un attore principale della mia vita personale, sociale, cristiana e quindi sarò un uomo felice.


Maria...storia di una donazione totale


Tutta la sua vita è sotto il segno di Dio. 
L'Immacolata Concezione è:
  • dono totale senza riserve, senza pentimenti al piano di Dio.
  • Lodare la Salvezza su di lei e l'umanità.
  • Il poter aggredire il male dentro e fuori di noi.
  • Il sogno di Dio sul mondo.
perchèDio
ci benedice, con ogni benedizione,
ci sceglie per essere Figli,
ci fa suoi eredi.
quindi anche noi riceviamo il saluto dell'angelo a Maria
Rallegrati piena di grazia...c'è l'iniziativa d'amore di Dio.
Gioisci, è arrivato il momento che Dio ti ha promesso, ti affida alla sua Parola.
L'Eccomi di Maria èun dire sono con te, è una parola di disponibilità, è una parola pronunciata dai profeti, da Samuele, da tutti quelli che aderiscono al piano di Dio; parola di Salvezza per l'intera umanità.
 Maria è Madre di Dio e della Chiesa, quindi fare gli auguri a qualcuno, vuol dire che la felicità di una persona non dipende solo da lei, ma è condivisione, partecipazione, presenza. I nostri auguri dovrebbero avere questi ingredienti. Dovrebbero essere intessuti di discrezione  e delicatezza, dovrebbero essere pieni di Maria: che non si agita, che interiorizza, non si chiude al mistero, è piena di stupore. 
E' importante questo atteggiamento di Maria. Riconoscere la presenza di Cristo in noi e nel mondo, perchè la vita è ricca di valori umani e divini, che Gesù Bambino è venuto a rispolverare dentro di noi: bontà, pace, concordia, rispetto, responsabilità; per cancellare tutti i contrari di questi valori: superficialità, egoismo, vendetta, odio.

Cos'è una vocazione?

Cos'è una chiamata?
Vorrei fare la scelta più giusta. La vita non è una scelta, ma una risposta! La vita è una missione personale, con lo scopo di dare felicità a me stesso e agli altri. C'è qualcuno che domanda, a noi interessa dare la risposta giusta. Il Signore è felice di te, perchè ognuno vive nel momento più giusto e al posto più giusto. Per essere felici si necessita degli altri, perchè la vita è una risposta di vita con il Signore, con i Sacramenti. Solo noi? Solo con la nostra forza? No! Dio ti dà la forza, una mano; ti dà compagni di viaggio che non per forza devono essere degli amici intimi. Il filo rosso è avere una direzione precisa, per poter capire, rispondere, vivere la chiamata di Dio. 
Il DNA della vocazione è una chiamata che Dio fa liberamente ad ogni uomo per seguirlo.
La chiamata però è da razionare:
  • CHIAMATA: non è una scelta individuale, non è un lavoro, non è qualcosa da fare; ma è seguire Qualcuno, Dio mi chiede di stare con Lui.
  • QUALITA': ognuno riceve dei talenti e ha il compito di farli fruttare.
  • RISPOSTA: deve essere generosa, non sempre deve essere forte; il Signore non vuole nulla da te; ma vuole per te! Vuole la tua felicità e far felice pure gli altri. Non bisogna aver paura di dare il meglio di sè, perchè la vita è fatta per fare le cose belle, farle col Signore e avremo già il centuplo già ora. 
La domanda che deve accompagnarci nella vita, deve ricamare la nostra giornata è sempre perchè e per chi vivo?


martedì, aprile 22

Don Orione e i giovani

La pastorale giovanile-vocazionale deve aiutare e valorizzare, unificare tutte le esperienze, le intelligenze, i cuori verso Dio e i beni della vita. Tutto questo lo varemo a cuore, sarà una nostra priorità se saremo in sintonia con Gesù.
L'icona del Buon Samaritano, chino sui bisogni dei poveri, rappresenta l'uomo di spiccata personalità. Di fronte ai problemi del suo tempo, sa offrire risposte adeguate.
Ecco alcuni punti del carisma orionino:
DIO SOLO: don Orione era un vero uomo di preghiera, dopo una giornata di servizio, passava la notte davanti al Santissimo. La passione per Cristo porta ad una spinta interiore di un altruismo senza riserve. 
CROCE: icona dell'amore di Dio per noi; è la chiave che ci fa capire la vita di tanti santi. Don Orione vede l'albero dal quale sorge questa nuova vita; questo perchè si sente amato da Dio e tutta la sua vita diventa riflesso di questo amore. 
FIDUCIA NELLA DIVINA PROVVIDENZA: per don Orione la fede è il motore della storia. Le rivendicazioni sociali devono nascere dalla fede in Dio e nel suo amore. Però non c'è fatalismo, sa che Dio si serve del nostro lavoro per realizzare la sua opera nel mondo. 
DEVOZIONE A MARIA: amore da far accendere nei cuori delle persone che incontra.
AMORE ALLA CHIESA: don Orione vive in un momento storico in cui la Chiesa vive molte avversioni. Egli vive un amore incondizionato verso la Chiesa e il Papa. Don Orione sa che la pietra angolare di tutto l'universo è Cristo; e sa che Cristo si fa presente realmente nella Chiesa e nel Papa.
CARITA': l'amore che lo unisce a Dio, lo unisceagli uomini. Non c'è dolore che non trovi posto nel suo cuore, modellato ad immagine di quello di Gesù. Le opere di misericordia diventano il pulpito per disporre ed aprire le persone ad accogliere il Vangelo. 
SPIRITO DI FAMIGLIA: voleva formare una vera famiglia, con lo spirito paterno/familiare, fondato sulla partecipazione, persuasione, l'esempio.
GIOIA: la perfetta letizia avviene solo nella dedizione di sè a Dio e agli uomini. Questa gioia porta ad una grande creatività, però sempre in una vita semplice (umiltà), che consiste in una disponibilità al servizio (lavoro e fede).

LO STILE EDUCATIVO

Don Orione parte dallo stile di don Bosco: "sistemacristiano-paterno":

 
  1. Ragione e Religione: base per una visione di una vita cristiana e una formazione di personalità integrate.
  2. Formare Cristo nel cuore dei giovani: educarli ad una visoone critica degli avvenimenti umani.
  3. Clima di famiglia.
  4. Retto uso del tempo libero.
  5. Stimolo alla virtù, alla morale: amore alla croce, a Dio, al prossimo, alla Patria, alla Chiesa.
  6. Iniziazione alla vita liturgica, alla preghiera, alla partecipazione ai Sacramenti. Una vera pietà, un'adesione profonda a Dio, una coerenza di vita pratica.
  7. Adesione ai valori del popolo, nelle sue tradizioni, nelle sue espressioni culturali.
  8. Condotta imparziale, insieme al rispetto per la personalità dei giovani.
  9. Dudattica snella.
  10. Disciplina. Tenere alto il clima formativo, cioè uno sviluppo delle capacità dello studente, una valorizzazione delle potenzialità degli educatori.
  11. Offerta di concrete opportunità, che favoriscono adesioni ai valori proposti. Altrimenti un'informazione , un aiuto per un inserimento in una struttura più idonea.
  12. Preghiera per i giovani e Benedizione di Dio quotidianamente sul proprio lavoro.
  13. Osservazione, studio, accompagnamento costante, per:
    1.  scoprire e sviluppare le qualità e la buona disposizione,
    2. correggere i difetti,
    3. ridurre i rischiami e i rimproveri al minimo indispensabile, manifestando sempre atteggiamenti di bontà, comprensione, dialogo. Basati sull'esperienza, la ragione e la religione.

Espressioni della carità

L'amore verticale di Dio s'incarna e si esprime nell'amore orizzontale del prossimo. La fede, quando si sposa con la carità, genera la speranza. E' più sicuro l'incontro del signore nell'amore del prossimo che nella preghiera. Per essere "credenti credibili" occorre coniugare simultaneamente:
  • Catechesi: "servire i poveri di Cristo" (cf. Lc 10,1-20; Mt 20,1-16);
  • Liturgia: "servire Cristo nei poveri" (cf. 1Gv 4,7-21)
  • Carità: "servire i poveri in Cristo"(cf. Mt 25,31-46; Lc 16,19-31)
SOLIDARIETA': il Buon samaritano (Lc 10,25-37): ogni fratello è sacramento di Cristo. Le opere di misericordia ci rendono somiglianti a Cristo. La'more non abbandona: l'indifferenza acuisce la sofferenza. Dall'assistenza alla solidarietà in vista dell'indipendenza dal bisogno.
 
SERVIZIO: la Lavanda dei piedi (Gv 13,1-17): dal sacramento dell'amore al comandamento dell'amore (Gv 13,34). Dalla stola al grembiule: servi del bene altrui.
 
FRATERNITA': la Prima comunità cristiana di Gerusalemme (At 4,32-35): la comunione fraterna è contagiosa: "Guardate come si amano!" (Tertulliano). "Un cuor solo ed un'anima sola": la comunione fraterna è la Gloria di Dio. 

SOLLECITUDINE: la Preoccupazione per la pecorella smarrita (Mt 18,12-14): il cuore del padre non si dà pace finchè il figlio è lontano e smarrito. L'amore non allontana, nè si allontana, ma getta il cuore oltre gli errori del prossimo. 

GRATUITA': la Scelta degli invitati più poveri (Lc 6,32-35; Lc 14,13-14): "Vi è più gioia nel dare che nel ricevere" (At 20,35); "Dio ama chi (si) dona con gioia" (2Cor 9,7)

CONDIVISIONE: la Moltiplicazione dei pani (Gv 6,9)-Zaccheo (Lc 19,1-10): la comunione dei beni è segno della comunione dei cuori. La giustizia ha sempre bisogno della carità. 

MISERICORDIA: le Parabole dell'amore misericordioso (Lc 15; cf Gv 8 e Mt 18): il dono del perdono: "Signore, dammi ciò che chiedi e poi chiedimi ciò che vuoi" (Sant'Agostino). Per perdonare occorre amore; per chiedere perdono occorre umiltà. 

GIUSTIZIA: Dottrina sociale della Chiesa e scelta preferenziale dei poveri: il serio impegno politico-sociale-sindacale è una squisita forma di carità a servizio del bene comune, della promozione dei poveri e della cooperazione internazionale. E' urgente una dimensione pubblica e collettiva della carità.

N.B.: La carità pastorale, spirituale, morale, culturale, attende cuori appassionati!


Mt 19,3-9 e Mc 12,28-33

Il centro di questi Vangeli è la durezza del cuore umano , inaridimento della disponibilità ad amare.
Egoismo come stile di vita, rifiuto del progetto divino. Al giorno d'oggi è una cosa "normale", lo fanno tutti, ci si adegua, ma ci si dimentica che Dio ha creato la coppia: due persone nel loro essere maschio e femmina, che s'integrano e si completano. Di due si forma una nuova, unica realtà: la coppia. Tenuta unita dall'amore reciproco, aperta nell'amore alla trasmissione della vita, e la coppia diventa famiglia. Questo è il progetto di Dio, il quale ne è rimasto incantato, è la sua migliore opera d'arte.
La famiglia è il fondamento su cui si fonda la società. In funzione ad essa hanno senso: lo Stato, le leggi, l'economia, la scuola, la stessa vita consacrata e il sacerdozio. 
La famiglia è una realtà da riscoprire, valorizzare, difendere, poichè il suo stato di salute segnala lo stato di salute di una società, perchè l'essere coppia è fondamentale per essere famiglia. Per essere un valore realizzabile bisogna che la singola persona faccia un accmino personale, in preparazione alla vita di coppia e famiglia. E' necessaria una testimonianza di coppia e famiglia, sostanzialmente riuscita; non perfetta ma una vita assieme da costruire insieme a vivere l'uno per l'altro, perchè ogni fallimento pesa su tutti.
La cultura di oggi, grazie alla TV, ai giornali, ad internet, ai romanzi rosa, riduce la sessualità e l'educazione sessuale al sesso e alle sue tecniche, in cui viene dimenticata la persona. Oggi non si parla di fedeltà/fiducia reciproca, conoscenza approfondita del partner, capacità di aspettare, astinenza sessuale, matrimonio. Oggi l'eros e l'agape sono distinte, quindi o troviamo un amore non reale, che un pò diventa una fuga, si spiritualizza tutto, oppure un amore passionale ma l'altro diventa un oggetto e vengono dimenticate le dimensioni del sacrificio, di fedeltà, di donazione di sè; il linguaggio comune riduce alla parola amore.


Il credente sa che solo rivolgendosi a Dio trova la forza, una nuova linfa per rivolgersi al prossimo. La società d'oggi vede l'uomo: centrato solo sul piacere e sulla libertà, che si riduce a libertinaggio; In ciò che sente, è vero ciò che è utile, e si vedono i risultati; nella sua individualità.
Abbiamo un uomo che cerca solo di afre meno fatica, scappa dal dolore, disciplina. Per lui ciò che conta è che la propria felicità è soddisfatta. Concepisce una libertà che si riduce a "faccio quello che voglio", "non ho doveri"; la fedeltà e l'indissolubilità del matrimonio perdono consistenza, sono considerati aspetti impossibili da realizzare. A volte non sono considerati valori, perchè la persona in questione deve "fare esperienza". Si parla di educazione sessuale, ma che si riduce tutto a conoscenze antropologiche, psicologiche, sociologiche. E' necessario capire la sessualità alla luce del mistero dell'Incarnazione, della Morte e Resurrezione di Gesù. 
La sessualità, nel progetto di Dio, è un meraviglioso dono, ma va capito e lettocome appare, cioè attraverso il corpo, il suo linguaggio. La non conoscenza del nostro corpo provoca disordini nella persona stessa e di conseguenza nelle relazioni con gli altri. 
Oggi c'è una visione angosciata del nostro corpo: magro, asciutto, tonico, prestante, sensuale. La sessualità è solo un mezzo? Non è forse un valore che riguarda la persona in tutti i suoi aspetti?: corpo, sentimenti, mente, volontà, liberta. Il danno più grosso alla sessualità è la pornografia. Perchè crea dipendenza, alterazione affettiva, incapacità di fare scelte importanti o cambiamenti, una visione del sesso troppo animalesca. La pornografia in tutte le sue forme, anche la più innocua (come i video delle canzoni o alcune pubblicità) crea dipendenza. L'atto coniugale in sè non ha nulla di sconveniente, di animalesco, e di peccaminoso; a meno che non lo si fa diventare istinto spontaneo, un impulso erotico sessuale, uno sfogo. L'unione coniugale è un vero atto di amore, quando è una donazione di sè: della mente, del cuore, del corpo, perchè tende a  valorizzare il coniuge. Tutto è tuo, è per te! quindi l'uso dei contraccettivo, l'autoerotismo, la pillola contraccettiva, la pillola del giorno dopo, l'aborto, i rapporti contro natura,... tolgono all'essere umano la responsabilità delle proprie azioni e gli atti sessuali sono solo egoistici perchè non sono aperti al dialogo. La sessualityà umana ha bisogno di essere umanizzata, perchè fare l'amore senza coscienza e responsabilità è fisicxamente possibile, ma è insignificante e banale, perchè si ferma all'istinto, al piacere, a quello che sento in quel momento.
La sessualità umana, oltre allo scopo della rispoduzione, ha lo scopo dell'incontro, della relazione. Essere ad immagine di Dio, significa essere fatti per la relazione, cioè l'uomo è capace d'incontro con l'altro. In quest'incontro l'uomo e la donna sperimentano la loro diversità, la quale è il pilastro su cui costruire le nostre relazioni. M afacciamo fatica ad accettare la diversità dell'altro/a, perchè abbiamo la tendenza a rendere l'altro/a come dico io o come me, invece l'altro deve rimanere se stesso/a, solo così avviene un vero, unz vera comunione. 
Tutti devono essere ad immagine di Dio e nessuno dev'essere a nostra immagine. Accettare, amre, desiderare e volere l'altro come diverso da sè è la più grande sfida e fatica dell'uomo. Maschio e femmina sono uno destinatario dell'altra, si completano ma deve rimanere la diversità. 

  Solo così si matura, si crea l'incontro, perchè l'altro è sempre una persona e rimane tale. L'amore non cancella e nasconde le differenze. L'amore vero si fonda sul dare e ricevere: dare ciò che si ha e ricevere ciò che non si ha. L'amore vero ha bisogno di reciprocità, accettando l'altro con i suoi limiti, che mi danno la possibilità di donargli ciò che non ha. 
L'amore nasce dalla libertà e dal rispetto totale dell'altro. L'amore invece è vivere in un altro e per un altro, perciò solo l'atto sessuale inserito nel Sacramento del matrimonio ha un alto spessore umano, ed è vero perchè dice una donazione di sè totale. Amare è perdere se stessi nell'altro, per l'altro, con l'altro per arrivare ad una profonda comunione e solo così riscopro chi sono, recupero la mia identità 




Vuoi essere sexy o imparare ad amare?

E' un tema gettonato, è la cosa più bella del mondo e crea enormi sofferenze e vere tragedie. Ma chiediamoci se vogliamo imparare ad amare, come s'impare a guidare. Ci teniamo?
Parliamo tanto di questo tema ma abbiamo il coraggio di confrontarci con le idee e gl'insegnamenti di Gesù e della Chiesa?
Anche la sessualità ha in Cristo una guida sicura.
L'uomo deve solo imparare ad affidarsi a Dio, imparare a pregare per avere la forza di Dio in noi. Imparare a ricevere la luce, che farà luce su ogni problema umano. Imparare a modellarsi. Cristo non è un modello d'ammirare ma è un modello da imitare.
Per fare questo l'uomo deve entarre in rapporto d'amicizia con Dio.
Il peccato sessuale consiste nel separare la sessualità dall'amore, questo impoverisce, abbruttisce la relazione. S'impara a non fare questa separazione con vigilanza e fermezza. 


Solo Cristo guarisce l'uomo, lo rafforza; è la luce vera dell'essereumano; la salvezza che non delude; è venuto per medicare le debolezze dell'uomo, per aiutarlo a districarsi nelle falsi luci, per dargli costanza nella lotta per comunicare passo passo al suo fianco.
La sessualità è un forza voluta da Dio per il bene dell'uomo, per la sua maturazione a una comunione profonda, per portare a termine un progetto di Dio. E' una forza accesa, voluta da Dio, consegnata all'uomo in un suo sapiente progetto di amore per l'uomo. Questa forza è un dono diverso dall'animale. L'uomo è facoltà di scegliere, dirigere, disciplinare l'istinto, utilizzare l'istinto per orientarlo all'amore. 
L'uomo che ama è una realtà di comunione con le cose, le persone, Dio. L'amore per l'uomo è un apprendimento a far comunione. La vita dell'uomo è un acmmino di comunione: prima i genitori, poi la famiglia, gli amici, la persona in particolare. Attraverso questo esercizio l'uomo matura verso la grande comunione con Dio, il suo destino supremo.
L'uomo è nato per amare ed essere amato. In quanti modi ama? cioè rende bella la vita? 
L'uomo vive l'amore: paterno, materno, filiale, d'amicizia, sponsale, coniugale. Se l'uomo non impara ad amare è impoverito nella sua essenza più profonda, è votato all'assurdo, alla tristezza, al nulla. E' una profanazione del progetto di Dio, perché l'amore è comunione, è relazione trinitaria, è Padre e Figlio e Spirito Santo, è Tre realtà in comunione d' Amore Infinito. 
Questo tema è facile sporcarlo e si tramuta in pornografia. La sessualità esce dalle mani di Dio e da nessuno deve essere imbrattata; è finalizzata alla promozione dell'uomo, alla sua realizzazione, alla sua completezza, alla sua elevazione: la sessualità è una cosa santa!
L'uomo è modellato sulla bellezza di Dio, il quale è il faro luminoso, che rischiara tutta la problematica umana. L'uomo è una creatura votata all'amore, è una scintilla di amore scoccata dal cuore di Dio.



 

Preziosità del silenzio


Il silenzio è mitezza:
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la tua difesa e il tuo onore

Il silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe dei fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando non condanni, ma intercedi nell’intimo

Il silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni umane
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli

Il silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando celi nel riserbo i doni di Dio
quando lasci che il tuo agire sia male interpretato
quando lasci ad altri la gloria dell’impresa

Il silenzio è fede:
quando taci perché è lui che agisce
quando rinunci alle voce del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere conosciuto da lui

Il silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola imprudente per nuocerti e uccidere

Infine il silenzio è adorazione:
quando abbracci la croce, senza chiedere il perché
nell’intima certezza che questa è l’unica via giusta.
(Da un condensato di S.Giovanni della Croce)


Egli conta su te


Dio solo può donare la fede, ma tu puoi dare la tua testimonianza.
Dio solo può donare la speranza, ma tu puoi dare fiducia ai tuoi fratelli.
Dio solo può donare l'amore, ma tu puoi insegnare ad altri ad amare.
Dio solo può donare la pace, ma tu puoi seminare l'unione.
Dio solo può donare la forza, ma tu puoi indicarlo ad altri.
Dio solo è la luce, ma tu puoi farla brillare agli occhi di tutti.
Dio solo è la vita, ma tu puoi donare agli altri il desiderio di vivere.
Dio solo può fare quello che sembra impossibile, ma tu puoi fare il possibile.
Dio solo basta a se stesso, ma egli preferisce contare su di te. 
(Valentino del Mazza)