Gratis

Gratis
GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

sabato, maggio 14

Sorella Povertà

Vocazione

Il DNA della Vocazione

La vita è la Risposta

Cos' è la Vocazione?

Santità di Vita

Vita


Perchè l'uomo stia bene e non soffra della cardiopatia esistenziale deve scoprire il segreto della vita.... la vita è un DONO e la logica di una vita felice è il DARE!

mercoledì, maggio 11

martedì, maggio 10

Bell'Amore

  «Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell'assemblea dei fedeli» (Sal 149, 1).
    […] Il cantare è segno di letizia e, se consideriamo la cosa più attentamente, anche espressione di amore.
    Colui dunque che sa amare la vita nuova, sa cantare anche il canto nuovo. […] Perciò l'uomo nuovo canterà il canto nuovo e apparterrà al Testamento nuovo.
    Non c'è nessuno che non ami, ma bisogna vedere che cosa ama. Non siamo esortati a non amare, ma a scegliere l'oggetto del nostro amore. Ma che cosa sceglieremo, se prima non veniamo scelti? Poiché non amiamo, se prima non siamo amati. Ascoltate l'apostolo Giovanni: Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo (cfr. 1 Gv 4, 10).
    Cerca per l'uomo il motivo per cui debba amare Dio e non troverai che questo: perché Dio per primo lo ha amato. Colui che noi abbiamo amato, ha dato già se stesso per noi, ha dato ciò per cui potessimo amarlo.
    Che cosa abbia dato perché lo amassimo, ascoltatelo più chiaramente dall'apostolo Paolo: «L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori» (Rm 5, 5). Da dove? Forse da noi? No. Da chi dunque? «Per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5).
    Avendo dunque una sì grande fiducia, amiamo Dio per mezzo di Dio.
    Ascoltate più chiaramente lo stesso Giovanni: «Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui» (1 Gv 4, 16).
    Non basta dire: «L'amore è da Dio» (1 Gv 4, 7). Chi di noi oserebbe dire ciò che è stato detto: «Dio è amore»? Lo disse colui che sapeva ciò che aveva.
    Dio ci si offre in un modo completo. Ci dice: Amatemi e mi avrete, perché non potete amarmi, se già non mi possedete.
    […] Ma bada che la tua vita non abbia a testimoniare contro la tua voce.
    Cantate con la voce, cantate con il cuore, cantate con la bocca, cantate con la vostra condotta santa. «Cantate al Signore un canto nuovo».
[…]    Il cantore diventa egli stesso la lode del suo canto. Volete dire le lodi a Dio? Siate voi stessi quella lode che si deve dire, e sarete la sua lode, se vivrete bene.
(Sant'Agostino, vescovo, Disc. 34, 1-3. 5-6; CCL 41, 424-426)

domenica, maggio 8

Lc 24,13-35

E' interessante come interagisce Gesù con i due discepoli. Non perde mai la pazienza, si mette nell'atteggiamento di chi non sa, dell'invisibile, parte e va incontro dove loro si trovano, fino a dove hanno loro capito. Noi con l'altro facciamo come Gesù? Molte volte perdiamo la pazienza, soprattutto se ripetiamo sempre la stessa cosa, molte volte partiamo da dove noi abbiamo capito, realizzato, intuito.
Questo vangelo è molto attuale, una particolarità.... l'evangelista Luca dice il nome di uno solo dei due discepoli, bene.... all'altro discepolo sconosciuto mettiamo il nostro nome, perchè siamo molto simili a loro, anche noi alla fine siamo dei ricercatori di Dio, perchè tanto domande della vita le sorvoliamo, ma quella su Dio nessuno è esente, sia per accoglierlo che per rifiutarlo dobbiamo porci le domande su Dio.
Siamo molti simili ai discepoli perchè anche noi siamo STOLTI, cioè incapaci di capire il senso e le ragioni di ciò che ci accade, e LENTI, cioè incapaci di prendere delle decisioni e lasciarci coinvolgere fino in fondo. Sono il nostro specchio perchè questo Vangelo ci ricorda che abbiamo bisogno di un compagno di viaggio per condividere ciò che viviamo a livello di fede, le nostre cadute, e le nostre attese nella fede, perchè facciamo fatica a condividere il nostro cammino di fede, lo vediamo troppo un fatto personale e abbiamo di più la tentazione di scappare pensando di ritrovare noi stessi,  di vincere le nostre paure, ansie, i nostri dolori. quando ci fermiamo e abbiamo il coraggio di fare verità in noi stessi ci accorgiamo di avere  nostalgia di amici in ricerca. Amici a cui attingere una fede vissuta, ad una solidarietà che si fa dono e ci conduce ad incontrare il Signore Risorto.  
Gesù si fa compagno di viaggio, si mette sulla nostra strada anche se siamo ancora nel buio, e non ci lascia soli. 
Gesù ci spiega la Sacra Scrittura perchè solo così diventiamo credenti. Nella Parola di Dio trovo una parola per me, per le mie apure, ansie, fatiche; trovo una direzione, perchè attraverso la Parola di Dio Gesù mi parla personalmente, mi indica la via. Senza la Parola di Dio la religione, i riti che celebriamo (anche la Messa domenicale) sarebbero delle formule vuote, delle semplici ripetizioni, vissute frettolosamente che non cambiano la mia vita e nemmeno la vita attorno a me perchè non incontro Gesù.
La Parola di Dio ci apre il cuore e la mente perchè possiamo vivere come dice san Pietro "in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio", perchè il rischio è di lasciar passare Gesù, lo lasciamo scivolar via e perdiamo la ragion della nostra felicità, la risposta alle nostre attese e la capacità di vedere in noi e attorno a noi i segni del Sepolcro vuoto, i segni della Resurrezione perchè tutto si riduce a ciò che da me è verificabile, fattibile e risolvibile.
Gesù è lì accanto a noi. Ci parla, ci pone domande, ci cerca. Ma noi dove siamo? Certo, probabilmente non bestemmiamo, preghiamo e andiamo in Chiesa, ma il cuore è avariato, spera male ed è strozzato nella delusione. Solo in Lui c'è la vera speranza che non delude, che non dimentica, è lo spezzare del pane che mi fa prendere consapevolezza, mi fa notare che mi arde il cuore e da quel momento anche noi usciremo dalla Messa con la voglia di testimoniare che Cristo è Risorto e ha vinto la morte per sempre.

Domanda e domande!?



Gesù è la risposta ad ogni nostra domanda della fede e quindi della vita; Gesù è lo steso ieri, oggi e sempre!