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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

mercoledì, settembre 12

Mc 7,1-8.14-23

Gesù predica la libertà interiore, libertà da ogni prescrizione esterna e non la sostituzione di una prescrizione più stretta con un'altra più ampia. Un processo impuro/puro; profano/sacro, in cui per profano non s'intende antisacro, ma zona impura; un processo di purificazione. Gesù condanna la ricerca di isole di rifugio per sentirsi salvi, fuori pericolo, ma non basta che una persona, luogo, casa siano consacrati a Dio perchè diventino automaticamente sacri e intoccabili.
L'unica santificazione avviene quando l'uomo, liberamente e coscientemente, adotta una condotta conforme alla volontà di Dio.
Sacro o profano, puro o impuro? Tutto può essere sacro o profano nella creazione, ma la sacralità e la purezza vengono al mondo unicamente attraverso il canale del dialogo tra Dio e l'uomo.

Il rischio è di cadere in una purezza rituale oppure nelle nostre buone intenzioni, nei nostri monologhi spirituali. Non basta lavare l'esterno, ma serve lavare/battezzare nel più profondo di noi stessi. Dobbiamo toglierci la maschera che nasconde la nostra freddezza verso Dio, il nostro disinteresse verso gli altri. Gesù non giustifica l'irreligiosità o laa secolarizzazione, ma ci chiede di non perdere mai di vista l'origine e il fine di ogni gesto religioso, perchè tutto viene da Dio.


Mc 7,31-37

I sordomuti siamo tutti noi quando viviamo nel peccato, possiamo avere vicino Dio che ci sussurra le parole più dolci e non sentirlo; possiamo avere la persona che ci ama di più, ci vuole aiutare e non la guardiamo, non siamo attenti.
Siamo chiusi nel nostro egoismo, ma nel momento che la Chiesa dice "io ti battezzo", "io ti assolvo" avviene il miracolo. Diventiamo capaci di dire il nostro sì con la preghiera e con la vita, solo così può nascere l'amicizia.
Questo Vangelo non è un resoconto di un miracolo ma ci dice cosa vuole fare Gesù con ognuno di noi: che io sia di ascolto verso Dio e gli altri; non sia più muto, prigioniero del silenzio, ripiegato su di me stesso.
Per far questo Gesù mi prende in disparte e dialoga perchè per Lui è importante rilavorare l'argilla che siamo. Gesù parla con una carezza sugli occhi e sulla bocca, prende tra le sue mani il suo volto e grida APRITI!
Come si apre una porta all'ospite, una finestra al sole, una cassaforte, la prigione del cuore.
APRITI: alla gioia, alla condivisione, al servizio, alla gratuità, alla gratitudine. Gesù aiuta senza condizioni perchè per Lui è importante la nostra gioia. Lui desidera sciogliere i nodi di odio, di pregiudizio, di cattiveria, di protagonismo e solo così avverrà una guarigione spirituale ed umana.