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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

sabato, agosto 11

Gv 6, 1-15

"Se c'è autosufficienza non c'è cristianesimo! Bisogno, sete e fame, è su questo terreno arroventato che il cristianesimo lascia cadere di rimando preziose gocce d'acqua" (Rozanov).
La nostra tentazione è quella di andare dai discepoli per trovare un buon insegnamento, una buona parola, un buon consiglio, ma per i bisogni veri, reali, quotidiani ci si rivolge altrove. Dio rimane in chiesa! Oggi Gesù ci invita dai da mangiare! ...
E noi subito rispondiamo: ma se...
è così poco,
c'è poca speranza,
il mio amare è barcollante,
l'unità della Chiesa sembra un'utopia,
non so dove cercare?
Cosa?
Dare Gesù nel pane quotidiano!
Dare una risposta alle domande importanti della vita!
Dare un aiuto concreto, reale, perchè chi chiede sia pronto ad accogliere la buona novella.
La sfida della Chiesa si gioca su questo campo, sulla capacità di farsi mediazione di un insegnamento che nutre ogni fame, che conforta ogni sete, che accompagna fino ad assumere su di sè ogni umano dolore, soprattutto quello che disumanizza.
Per noi c'è sempre un unica via: Gesù.
Il quale prova compassione fino a far diventare pane la sua Parola, fino a diventare Lui stesso Pane.

Ef 1,3-14


Siamo stati scelti, chiamati a essere figli di Dio. Qui sta l'identità della persona, il significato autentico della vocazione cristiana, perchè il volere di Dio è che noi diventiamo suoi figli. Questo desiderio viene prima di ogni altra cosa, prima di ogni nostro limite, peccato, progetto, possibilità.
Dio vuole che tutto ciò che è suo, sia nostro: la benedizione, l'amore, la vita in pieno, la gioia e con Gesù tutto si attua. La chiamata di Dio, visto che "viene prima", è predestinata, è gratuita, inaspettata, rispetto ai programmi umani. La chiamata di Dio raggiunge l'uomo nell'ordinarietà, mentre vive gli impegni di sempre e lo trasforma aprendo la porta alla novità, apre alla nuova missione, che viene dall'alto e si realizza solo grazie a Dio. Tutto dipende da Dio che chiama e dalla libertà con cui rispondiamo al suo appello confidando nella sua grazia.
A questa libertà vengono chiamati i discepoli, a 2 a 2. Vengono chiamati all'essenziale, per diventare fratelli capaci di camminare assieme, perchè solo da fratelli riconciliati si può annunciare Dio che è Padre.

mercoledì, agosto 8

Chi è san Giovanni Battista?

Giovanni, un esempio per noi.
Giovanni è il "precursore", cioè colui che precede Gesù nella nscita e nella morte.
Giovanni è l'amico dello sposo, colui che gioisce solo a sentirne la voce.
Giovanni è la voce, che prepara la venuta della Parola.
Giovanni è profeta ed è più di un profeta; il più piccolo è il più grande tra i nati di donna.
Giovanni è un "dito" che indica l'Agnello; Giovanni è un "dito" puntato che ripete: non ti è lecito!
Giovanni è una lampada che arde e risplende.
Giovanni è l'immagine del vero credente che diminuisce per far crescere l'altro: il Figlio di Dio.
Giovanni è colui che perde la testa solo per la Verità.