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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

martedì, dicembre 25

Natale 2012

Oggi è Natale ed è nato il Salvatore! Ma tutto questo non è un ricordo ma una profezia, non è una festa sentimentale ma il giudizio sul mondo, perché Dio va verso l'umanità. E' tutto un movimento: il grande verso il piccolo, dal cielo verso il basso, da una città ad una grotta... e la storia ricomincia dagli ultimi. E' una storia in cui nasce un bambino, Dio si fa bambino, un granellino di sabbia che entra nel perfetto ingranaggio del mondo, nella storia dell'uomo.
La STALLA e la MANGIATOIA sono il NO alla mondanità; alla fame di potere; alla logica del "secondo me..."; al buonismo che aiuta i poveri ma stando bene attenti a non farsi toccare, contaminare; alla logica del "così vanno le cose", del "così fan tutti, ciò che conta è non fare male a nessuno", dimenticandosi che il male lo faccio a me stesso che sono figlio di Dio, tempio di Dio; alla logica del "perdono ma non dimentico".
Dio entra nel mondo dal punto più basso perché nessuna creatura sia esclusa, tutti siano raggiunti dal suo abbraccio che salva. Dio ha scelto la povertà e la nudità, nulla di spettacolare; ha scelto la nudità del cuore, la povertà dell'umiltà, ha scelto di rivelarsi nel nascondimento agli emarginati della società, solo loro possono e riescono ad accoglierlo.
Dio è un Re in esilio, uno straniero fuori dalla città e a Natale fa ritorno alla sua casa; perchè la terra, prima di essere degli uomini, è di Dio. 
Dio s'è fatto portatore di carne perchè l'uomo possa divenire portatore di Spirito.
S'è fatto simile a me perché io lo accolga.
S'è fatto simile a me perché io lo rivesta.
Oggi si fa abbracciare da Maria perchè io possa credere a Lui e adorarLo. Oggi sono chiamato ad accogliermi così come sono, ad accogliere il mio passato e presente perchè solo così Dio abbraccia l'umanità.
Dio oggi c'invita a svegliarci ma non tanto con l'ora del cellulare, dei doveri e principi ma con l'ora dell'amore di Dio. Perché solo così posso crescere nell'amore, in un amore donato, spezzato, per annunciare a tutti che Dio ha occupato la sala centrale del proprio cuore e per proclamare la Buona Notizia: Betlemme e Gerusalemme sono sulla stessa strada. Sono il luogo dell'Amore Misericordioso di Dio che raggiunge ogni singolo uomo; sono le strade del riconoscimento della Tenerezza di Dio, della giustizia che va a braccetto col perdono, dell'abbraccio di Dio aperto sulla croce perché da lì ci giudicherà.