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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

lunedì, gennaio 21

Se vuoi andare avanti...inizia!

Caro don Luigi,
finalmente riesco a scriverti. In questi mesi ho viaggiato molto in Italia, collaborando con molti parroci, proponendo ai gruppi che incontravo di scommettere sulla propria vita, di diventare un dono. Attraverso incontri, giornate eucaristiche, campi di servizio nelle nostre case di carità, ritiri spirituali aiuto i giovani a guardarsi dentro e porsi domande importanti, quelle vere, che ti mettono in discussione e mettono in gioco le proprie gioie, le proprie paure, fragilità, rigidità e pigrizie.
L’intenzione mia  è quella di favorire nei ragazzi la scoperta che la propria vita è un dono e un cammino; che non si può far tutto da soli, ma ciascuno ha il bisogno di una motivazione forte per vivere; così che possano trasformarsi in persone che fanno diventare il Vangelo vita, condividendo ideali alti e assoluti ed arrivare così arrivare alla Verità.
Ciò che muove ogni uomo è la consapevolezza di essere amato e poter amare, ma solo quando avremo sperimentato un amore ad ampio respiro, totale, regalato, eterno, allora la nostra vita sarà piena e noi cambieremo, ci convertiremo.
Il primo passo verso la felicità, è accogliersi, è mettersi davanti a qualcuno che ci ama gratuitamente, che ci continua a dire, anche se siamo un disastro,: “Tu sei il mio capolavoro”. Solo così sapremo chi siamo e qual è la nostra missione nella vita.
Girando l’Italia mi sto accorgendo che molti o sopravvivono, o vorrebbero cambiare la propria vita, ma poi si limitano a coltivare sogni irrealizzabili. C’è sete di Dio, ma molte volte di un dio su misura; si rincorre il desiderio di tranquillità, ma una tranquillità senza problemi, una tranquillità sganciata dalla vita reale, una felicità che viene dopo i propri doveri, che s’identifica con un mettere tra parentesi dei momenti per estraniarsi dalla realtà.
Tutto quello che faccio è stimolare domande, cercare sempre di più, vivere il sentimento dell’amore fino in fondo, generosamente e solo così una persona si domanderà “Chi me lo fa fare? Cosa ci guadagno?”.
Non propongo qualcosa di facile, e di comodo, perché siamo chiamati a vivere “alla grande”, vivere appieno la nostra vita che non è un’opzione facoltativa, ma fondamentale. Solo così potremo dare una risposta ai grandi perché dell’esistenza, che si nascondono dietro alle nostre attese, ai nostri desideri, alla ricerca di noi stessi, degli altri, di Dio,.
Restiamo uniti nella preghiera perché possiamo essere sempre secondo il cuore di Gesù.
don Roberto Filippini