Gratis

Gratis
GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

domenica, novembre 6

Fata Turchina

La Fata Turchina, immagine dell'amore materno


Il racconto di Pinocchio è costituito da una sequenza continua di disgrazie. In mezzo a tanti guai si staglia la figura materna e amorevole della Fata Turchina, la sola a confidare nelle possibilità del burattino (Dai ragazzi buoni di cuore, anche se un pò monelli e avvezzati male, c'è sempre da sperare qualche cosa). Soltanto lei è capace di perdonare. La Fata Turchina, unica presenza femminile del racconto, più che un personaggio è un'immagine d'amore.

I capelli turchini
La figura della Fata nel capitolo XXV assume i suoi tratti più tipici, quelli di una madre. Ella non ha nome; si chiama Turchina perchè ha i capelli azzurri. La Fata sfugge a ogni catalogazione entro l'universo femminile che quaggiù ci è dato di sperimentare. Una volta accettata tale natura "divera", non ci si meraviglia nel vedere che ella passi dalla vita alla morte e dalla morte alla vita, senza uscire mai di scena. Questi trapassi esprimono il variare degli stati d'animo di Pinocchio e della sua capacità di sintonizzarsi con lei.

La Fata chiede obbedienza
Appena viene riconosciuta come madre, la Fata chiede obbedienza. Pinocchio consente con fervore al principio dell'obbedienza, ma non gli garba nessuno dei contenuti.
L'obbedienza in astratto è valore che egli proclama ed esalta; ma non sopporta che, in nome dell'obbedienza, gli si diano ordini e direttive che non condivide. Può essere noiosa e sembrare opprimente, ma poichè nell'obbedienza, nella conoscenza, nella laboriosità sta il bene reale di Pinocchio, i principi che la Fata raccomanda sono da valorizzare e apprezzare.

L'importanza della madre per diventare figli

Con la comparsa della Fata entra nel rapporto padre-figlio un "principio femminile" che ormai sarà decisivo per il seguito della storia.
Per la prima volta Pinocchio dichiara in modo esplicito il desiderio di passare a una natura superiore. Questa aspirazione, che è uno dei temi fondamentali di tutta la storia, nasce in lui e si impone con crescente chiarezza solo dopo aver accettato la maternità della Fata. I burattini possono raggiungere le prerogative dell'uomo, solo in quanto riconoscono di avere un padre e si arrendono alla forza del suo affetto. Ma non è dato di aprirsi all'iniziativa d'amore del Padre se un amore materno non ci raggiunge e non scioglie le nostre durezze.

Il rimando alla Chiesa che è "madre"                            
Il cardinale Giacomo Biffi afferma che una persona arriva a scoprire di avere un padre, quando è premuto dalla tenerezza di una madre che lo rende un bambino docile. Anche nella vita di fede succede così: "Non può avere Dio per Padre, chi non ha la Chiesa per madre", diceva Tertulliano. Gli uomini, filosofi o meno, che hanno tentato di arrivare a Dio senza la Chiesa, sono sfociati, al massimo in un vago deismo. La maternità della Chiesa è uno dei punti più affascinanti del pensiero cristiano. Dire che la Chiesa è madre significa dire che gli uomini diventano figli di Dio in forza della "parola" ricevuta dalla Chiesa e del rito battesimale da lei amministrato.

La Fata, figura di ogni sollecitudine materna
Con la sua sollecitudine per la "salvezza" di Pinocchio, la Fata dai capelli turchini rinvia anzitutto alla Sapienza creatrice di Dio, la quale rappresenta il progetto e la premura esecutiva di Dio provvidente sul mondo; la fede popolare l'invoca come Provvidenza. Essa diventa anche l'immagine della Chiesa santa e immacolata (Ef 5,27), che ha il compito di guidare tutti gli uomini alla salvezza. Frutto squisito, primizia di questa salvezza è Maria. In lei si intravede il mistero di ogni donna che si china con sensibilità materna sulla vita umana per realizzare la sua vocazione specifica, fare del proprio figlio un figlio di Dio.
(rielaborazione di un articolo di don Ezio Bolis)



Nessun commento:

Posta un commento