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GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE, (Mt 10,8b). Noi abbiamo solo il presente da vivere e in questo tempo ci giochiamo la nostra vita, la nostra eternità, il nostro destino (E. Olivero)

sabato, marzo 30

L'ultima Cena d'Amore

Dio ci da una Bella Notizia: il patire di un Dio appassionato!
Il male pensa di uccidere l'autore della vita, ma è Dio che vince perchè il male si vince portandolo. 
Dio da se stesso al male che lo crocifigge, a noi che lo crocifiggiamo e in questo momento di dolore estremo Dio manifesta la sua gloria, perchè non salva se stesso ma da la sua vita. 
Il Dio di Gesù Cristo entra nella nostra tragedia, è Amore che s'immerge nel nostro male che vince morendo.
Nella lavanda dei piedi abbiamo l'immagine della Bontà e Tenerezza di Dio e la massima espressione della libertà e del servizio della Chiesa. 
La lavanda dei piedi è il vero esercizio di potere, non è un dolce sentimento, ma è un Gesù che ci mostra come s'indossa il grembiule e sta a guardare come noi mettiamo il grembiule del servizio.
Per poter imparare ad amare dobbiamo lasciarci lavare i piedi dalla Salvezza e solo così nella Salvezza serviremo i fratelli e il nostro amore sarà come quello di Gesù, Libero e Liberante.
Però da dove si ricomincia?
Se la nostra libertà non sarà consegnata al Bene, a Gesù, per essere da Lui servita, resterà una falsa libertà che arriverà a dire a Dio cosa deve fare.
Solo imparare a servire col farsi prima servire potrò sperimentare la fraternità, l'oblazione, la pienezza della vita e della divinità.
"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi", questo è il pilastro con cui mi misuro, con cui verifico quanto sono cristiano, quanto prego e la propria preghiera è vera.
Ma, come dice un vecchio detto, "Non puoi dare ciò che non hai".
Come posso dare amare se non mi lascio amare?
Come posso riconoscermi chi sono davanti a Dio, se prima non gli permetto di parlarmi, se non "perdo tempo" ad ascoltarlo?
Altrimenti mi sentirò a posto, perchè non ammazzo nessuno, mi confesserò a Pasqua perchè è Pasqua, mi metterò in confessionale pensando che sia una seduta dallo psicanalista oppure con il discorso imparato a memoria, limitandomi ai sensi di colpa e non al senso di peccato, alle litigate, senza preoccuparmi o accorgermi che oltre a mettere in croce il fratello, rimetto anche Gesù in croce.Pensando che il pentimento devo sentirlo, come se fosse qualcosa di emotivo come il piangere davanti ad un film drammatico o a qualche scena commovente. 
Amare e Servizio sono due facce della stessa moneta e non posso essere disgiunte e non sono un atto di volontà, una decisione presa dopo una riflessione accurata, un dovere dell'uomo ma scaturisce solo dopo che mi lascio servire da Dio Amore, cioè almeno riconosco la profonda presenza e provvidenza nella mia vita della Trinità.