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domenica, agosto 25

Piccolo codice della carità

La carità romana di Il padovanino

La carità è pazientea (1Cor 13,4)
  • Attendere è donare: saper attendere il fratello con amore è donare.
  • La pazienza è amore perchè è attesa e rispetto.
  • La pazienza è fede nell'aiuto di Dio.
  • La pazienza è credere che ogni fratello ha i suoi tempi di maturazione. 
  • La pazienza è credere che ogni sorella e ogni fratello sono un dono.
  • La fraternità è luogo di pazienza.
La carità è benigna (1Cor 13,4)
  •  Basta escludere un fratello ed è bloccata la carità.
  • La carità o si vive con tutti o non è carità.
  • E' l'amore la chiave che apre i cuori.
  • Dio riempie la nostra vita; ma l'affetto reciproco è importante per difendere il primato di Dio nella nostra vita.
 La carità non è invidiosa (1Cor 13,4)
  •  Se aiuto il fratello a realizzarsi, realizzo anche me stesso.
  • Dobbiamo vivere la diversità tra di noi come un arricchimento.
  • Le nostre diversità, quando sono accettate, non ci impoveriscono mai, ma ci completano.
  • Imparare aa perdere è il passaggio obbligato della vita di carità.
 La carità non si vanta, non si gonfia (1Cor 13,4)
  • La carità, fatta in silenzio, è garanzia di autenticità. La carità sbandierata è falsa carità.
  • "Signore, cambia me": è la formula che frantuma le montagne.
  • "Signore, cambia me": è la formula che apre tutte le porte.
 La carità non manca di rispetto (1Cor 13,5)
  •  L'attenzione al singolo è il segno distintivo della carità perfetto.
  • L'ascolto profondo è un segno di amore.
  • Accettare che l'ascolto non produca sempre frutti immediati.
 La carità non cerca il suo interesse (1Cor 13,5)
  •  L'amore per essere vero deve essere gratuito. L'amore interessato è sempre egoismo di bassa lega.
  • Se la vita spirituale non è profonda, la carità superficiale.
  • Una persona comincia a sentirsi persona quando si sente amata.
  • La pretesa di riconoscenza squalifica la carità. 

    La Carità di Antonio Canova
La carità non si adira (1Cor 13,5)
  • Gli ostacoli alla carità esistono perchè Dio ci ha fatti diversi.
  • La violenza comincia sempre dai pensieri.
  • E' la confessione ai fratelli la medicina più efficace contro le nostre violenze.
 La carità non tiene conto del male ricevuto (1Cor 13,5)
  • La fraternità è il luogo del perdono.
  • La fraternità ha sempre il suo "povero di turno"  da amare.
  • La sensibilità ferita non deve essere confusa con la cattiva volontà.
  • Occorre imparare a perdonare e imparare a perdonarci.
La carità si compiace della verità (1Cor 13,7)
  • Una medicina per le nostre debolezze è confessare le difficoltà.
  • L'amore sta nei fatti e i fatti cominciano dai pensieri e dal cuore.
  • Senza sincerità non c'è vera amicizia.
La carità tutto copre (1Cor 13,7)
La Carità, La Giustizia, La Prudenza di Elisabetta Sirani
  • La carità non svela il male, soffre a parlarne.
  • La carità pensa bene, trova sempre motivo per non giudicare.
  • La lingua pecca, quando il pensiero non è controllato.
  • Deviare un discorso contrario alla carità è carità con chi sparla...
La carità tutto crede (1Cor 13,7)
  • Crede che anche i limiti del fratello sono un progetto di Dio.
  • La carità crde nel fratello e nel lavoro dello Spirito in lui.
  • La carità crede che l'amore è tutto.
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La carità tutto spera (1Cor 13,7)
  • La carità è dare e ricevere, è saper dare e saper ricevere.
  • la carità è dare la possibilità all'altro di donare e di donarsi.
  • L'arte d'incoraggiare è più potente dell'arte di correggere.
  • "Se vuoi correggere cammina prima sette giorni nelle scarpe del fratello"  (proverbio africano)
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La carità tutto sopporta (1Cor 13,7)
  • La carità richiede anzitutto che io sopporti me stesso.
  • La vita comunitaria esige l'accettazione degli altri.
  • La carità sopporta anche il silenzio di Dio.
  • I limiti del fartello segnano sempre l'inizio delle mie responsabilità.
  • La carità vera paga sempre di persona.              (don Vincenzo Alesiani)
    Carità di Francesco Salviati
     

     

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